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Fa Cup: impresa Lincoln, il Leicester è in picchiata

Fa Cup: impresa Lincoln, il Leicester è in picchiata

Competizione regala favole, gioie e dolori. Ranieri da un ko all'altro

LONDRA, 18 febbraio 2017, 20:46

Redazione ANSA

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Claudio Ranieri - RIPRODUZIONE RISERVATA

Claudio Ranieri - RIPRODUZIONE RISERVATA
Claudio Ranieri - RIPRODUZIONE RISERVATA

La coppa dei sogni regala una favola d'altri tempi, che ha per protagonista il piccolo Lincoln - squadra di dilettanti - che raggiunge i quarti di finale della Fa cup. Un'impresa ancora più eclatante, perché raggiunta in trasferta, a Turf Moor, la casa del Burnley, un club di Premier League. Di Sean Raggett la storica rete che regala a un club non professionistico i quarti di finale in 103 anni di Coppa d'Inghilterra. Ma, quella del Lincoln, non è stata l'unica sorpresa del pomeriggio di coppa. Perché una squadra di terza categoria, il Millwall, in inferiorità numerica per metà partita, infligge l'ennesima umiliazione al Leicester, sempre più in basso. La sesta sconfitta consecutiva inevitabilmente riaccende le voci di un possibile esonero di Claudio Ranieri.

Se è vero che la coppa nazionale non era una priorità per le 'Foxes', c'è modo e modo di uscire. Gli uomini di Ranieri hanno scelto la maniera più indecorosa, arrendendosi quasi per inerzia, a una squadra nettamente inferiore, il Millwall, che allo scadere ha trovato con Shaun Cummings la rete che vale la qualificazione. "Sono molto dispiaciuto, perché nel secondo tempo, nonostante fossero in 10, hanno giocato meglio di noi - l'onesta analisi di Ranieri -. Hanno dimostrato più cuore e desiderio e alla fine hanno meritato di vincere. E' stata una lezione che spero i miei abbiano capito". Un'impresa, seppur di portata minore, è anche quella del Huddersfield - club di Championships - che costringe al replay il Manchester City, fermato sul pari senza reti. Tutto secondo pronostici, viceversa, per il Chelsea di Antonio Conte che archivia con autorevolezza la pratica Wolverhampton grazie alla reti nel secondo tempo di Pedro e del solito Diego Costa.

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