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Doping, Donati difende Schwazer: 'Tamberi ha sbagliato'

'Ci vuole rispetto. Alex ha pagato e non ha avuto sconti'

"Hanno già provveduto i fan ad assalire Tamberi dandogli una lezione di vita e di umanità. Non vorrei infierire su un ragazzo che ha sbagliato". Così Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer, commenta ai microfoni di Radio Capital l'attacco dell'atleta azzurro al marciatore che proprio oggi finisce di scontare la squalifica per doping. "Alex è una persona che ha sbagliato, che ha sofferto tantissimo per il suo errore, giustamente -spiega Donati che sta seguendo l'allenamento di Schwazer- non gli è stato concesso un solo giorno di sconto sulla sua squalifica e va bene così. Si è messo nelle mani di un allenatore come me che non gli avrebbe fatto sconti e da quando l'ho cominciato a seguire l'abbiamo sottoposto ad una raffica di controlli. Altri controlli li hanno fatti la Iaaf e il Coni. Una media di uno ogni 6-7 giorni. A questo punto ci vuole rispetto e quindi direi che questo attacco qualifica chi lo fa e chi lo ha provocato". Donati aggiunge che "i regolamenti sono stati perfettamente rispettati, Alex oggi finisce di pagare il suo conto con questa lunghissima squalifica, quindi è assolutamente idoneo per poter tornare alle gare. Dà tutte le garanzie sulla sua pulizia. Nel corso dell'allenamento è stato monitorato dai responsabili della Federazione. Ora basta, che altro bisogna fare? Qui non abbiamo eliminato solo il doping e questo è ovvio. Alex ha eliminato integratori, anti asmatici per un asma che non aveva, tutte cose che prima venivano concesse da gente compiacente che gli stava intorno e quindi ho l'impressione che questo dia fastidio. E' una storia di rottura, un'atletica vera, pulita che dimostra di saper ottenere dei risultati. È questo che dà fastidio a persone che sono vissute nella corruzione". Infine Donati spiega che "Alex non ha animosità nei confronti di Tamberi. A me Tamberi sta simpatico e faccio il tifo per lui perché lo vedo come un atleta vero. Un grande campione vero in un'atletica che ha una storia di doping pazzesca e quindi non ho remora verso di lui. Lo considero l'errore di un giovane punto e basta".

Tamberi contro Schwazer, "vergogna d'Italia"- "Vergogna d'Italia, squalificatelo a vita, la nostra forza è essere puliti, noi non lo vogliamo in nazionale". Da Gianmarco Tamberi arriva l'attacco durissimo ad Alex Schwazer: il marciatore sconta la sua pena sportiva domani e uno degli azzurri più in vista della nazionale di atletica, il campione del mondo indoor di salto in alto si lascia andare a un commento pesantissimo nei confronti di Schwazer, squalificato tre anni e nove mesi per doping. Lo sfogo di Tamberi compare a sorpresa sulla pagina Facebook 'No, non ho mai pensato di doparmi', un chiaro 'no' al possibile ritorno in azzurro dell'altoatesino, che ha molte probabilità di diventare suo compagno di squadra alle Olimpiadi di Rio. Fonti vicine all'iridato di salto in alto confermano che si tratta di frasi autentiche inevitabilmente destinate a scatenare la polemica in ambito azzurro. E che arriva proprio alla vigilia della fine della squalifica di Schwazer, trovato positivo all'Epo il 30 luglio 2012, alla vigilia dei Giochi di Londra: Schwazer, che già da tempo ha ripreso ad allenarsi intensamente e con ottimi riscontri cronometrici, è atteso al ritorno ufficiale alle gare in occasione del Mondiale a squadre di marcia, in programma a Roma il 7 ed 8 maggio (sabato le due 20 km e domenica la 50 km): la prima chance per lui di staccare il pass per Rio. Un'eventualità poco gradita a Tamberi, evidentemente, e pare a molti altri dell'ambiente azzurro. La Fidal non commenta, ma lascia trapelare che per le strutture federali a fare fede sono le regole: se l'atleta - Schwazer in questo caso - ha scontato la squalifica torna ad avere i diritti di tutti gli altri, compreso quello di riprendere la maglia azzurra.

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