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Coppa America: Messi rifiuta premio miglior giocatore

Argentino frustrato dopo sconfitta col Cile

 Dopo aver perso la finale di Coppa America contro il Cile, Leo Messi si è rifiutato di ricevere il premio come "miglior giocatore" del torneo. A riferirlo è il sito web 'Minutouno', secondo quanto riporta la stampa spagnola. L'argentino, che era già salito sul palco situato nel centro del campo per ricevere la medaglia di vicecampione, ha respinto il premio per il senso di frustrazione che lo aveva pervaso dopo aver perso, per il secondo anno consecutivo, una finale di un torneo così importante: la Coppa America dopo il Mondiale l'anno scorso. Gli organizzatori, che non avevano previsto un simile epilogo, lungi dall'avere un altro giocatore a cui attribuire il premio di MVP del torneo, hanno così deciso di non attribuirlo a nessuno. Già nelle scorse settimane Messi aveva respinto il simbolico premio, riconosciuto alla fine di ciascun match: era capitato in occasione del pareggio dell'Albiceleste contro il Paraguay (2-2), dopo che gli argentini si erano fatti recuperare il doppio vantaggio. Anche l'anno scorso, nella finale di Coppa del Mondo, il fuoriclasse del Barcellona, vincitore del MVP del Mondiale, aveva ricevuto molte critiche per aver accettato il riconoscimento dopo aver perso la finale contro la Germania.

'Triste, solitario y final'. Il titolo scelto da Osvaldo Soriano per uno dei suoi romanzi più noti racchiude in pieno la figuraccia rimediata ieri da Messi e l'Argentina. Battuta da un agguerritissimo Cile alla finale della Coppa America, la 'Seleccion' del numero uno del pianeta si è lasciata sfuggire nel giro di un anno, dopo il mundial brasiliano, un altro trofeo. In una giornata fredda e piena di sole, la Buenos Aires dove il calcio è sempre al centro di tutto commenta con amarezza e tra tante, e crescenti, polemiche il ko di ieri sera allo stadio Nacional di Santiago. Per il 'futbol' argentino è quindi una giornata appunto 'triste', mentre la foto di un Messi più 'solitario' che mai campeggia sui media. I dubbi e le incognite su questa nuova delusione sono tanti: forse, azzarda qualche tifoso a Buenos Aires, siamo addirittura al 'final' di un ciclo. Contro la 'Roja' la sinistra di Lio non ha brillato come si vede nel Barcelona, e lui non è riuscito a squilibrare in modo definitivo la partita. E ancora, soprattutto dopo l'uscita di Di Maria, Lio è apparso a disagio, nel secondo tempo e poi, ai supplementari, a momenti addirittura scollegato dal gioco. Anche se - puntualizzano i milioni di difensori 'a muerte' della Pulce - la squadra non l'ha aiutato più di tanto, e il Cile è stato da parte sua granitico e convinto fino alla fine. In un modo o in un altro rimane un'immensa frustrazione. E in queste ore non bastano le tante dichiarazioni di amore incondizionato e la passione nei confronti di Messi, Re senza corona. Per capire quanto questa nuova ferita bruci basta guardare qualche giornale: 'Incubo senza fine', afferma La Nacion che mette in primo piano la Coppa America e sullo sfondo un Lio a testa bassa. In un titolo più analitico, Clarin ricorda che col Cile 'l'Argentina ha fatto poco per spezzare un lungo periodo senza trofei. Ventidue anni a digiuno'.

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