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Stanislao re di Parigi, Wawrinka l'altro svizzero

Stanislao re di Parigi, Wawrinka l'altro svizzero

Trionfa battendo Federer e Djokovic. E in pantaloncini rosa

08 giugno 2015, 19:35

Guido Di Giammatteo

ANSACheck

Stanislao re di Parigi, Wawrinka l 'altro svizzero © ANSA/AP

Stanislao re di Parigi, Wawrinka l 'altro svizzero © ANSA/AP
Stanislao re di Parigi, Wawrinka l 'altro svizzero © ANSA/AP

 Fino a un certo punto del torneo, lo si era notato soprattutto per le sue 'mises' originali, in particolare un paio di chiassosi pantaloncini a scacchi rosa e grigio. Poi, dall'affermazione nei quarti di finale contro il più famoso e titolato connazionale Roger Federer, si è capito che quel ragazzone di Losanna faceva sul serio e poteva andare lontano. Tanto da vincere il Roland Garros, piegando il favoritissimo numero 1 del mondo Novak Djokovic, e mettere le mani così sul secondo titolo Slam dopo gli Australian Open 2014. "Sono tuttora convinto di non essere bravo come loro, che sono su piazza da 10 anni e hanno vinto tutto", ha detto Stanislas Wawrinka dei primi due in classifica, da lui superati nel giro di sei giorni.

"Ma sono bravo abbastanza per vincere due tornei Slam e batterli nei tornei importanti", ha aggiunto. "In ogni caso, i 'Big 4' (Djokovic, Federer, Murray e Nadal, ndr) saranno sempre i 'Big 4'. Paragonarmi a loro? No, voglio solo migliorare e batterli quando li affronto", ha spiegato. Profondamente mitteleuropeo, il trionfatore sulla terra rossa parigina è nato a Losanna il 28 marzo 1985 da una famiglia di lontane origini polacche con innesti cechi (i nonni). Il padre Wolfram, tedesco, e la madre Isabelle, svizzera, lavorano in una fattoria di agricoltura biologica e sono impegnati nel sociale. Forse prevedendo, o sognando, per lui un grande futuro, lo hanno chiamato Stanislao: nome di origine slava, importante, che significa 'duraturo nella gloria', nome di re e di santi. Il tennis coinvolge tutta la famiglia: suo fratello maggiore, Jonathan, lo insegna; le sue sorelle minori, Djanaee e Naella, lo giocano, oltre a studiare.

Gli studi, invece, Stan li ha abbandonati a 15 anni, intuendo che doveva dedicarsi 'full time' al suo sport preferito. Ed ha iniziato presto a farsi valere. Nel 2003, quasi un presagio, ha vinto il titolo juniores al Roland Garros. Da allora, potente e preciso nei colpi, ha collezionato dieci titoli Atp: anche grazie a quello stupendo rovescio ad una mano - è uno dei pochi a sfoggiarlo - che tanto ha fatto penare Federer e Djokovic. "E' una strana sensazione, ma una grande sensazione", ha detto, dopo la vittoria contro Nole, 'Stan the Man', reduce da un periodo di crisi nel privato, con la separazione dalla moglie Ilham Vuilloud, modella e presentarice tv, e le ripercussioni sulla loro figlia Alexia, di cinque anni. Il serbo sconfitto gli ha reso l'onore delle armi: "Nella vita ci sono cose più importanti, la personalità e il rispetto. Ho un grande rispetto per te, Stan, sei un grande campione con un grande cuore. Meriti questo titolo". E i pantaloncini 'shocking'? "Saranno esposti nel museo del Roland Garros", ha annunciato. E non li porterà quando, tra meno di un mese, cercherà di conquistare, sull'erba londinese, il terzo Slam. "Non credo che mi permetteranno di indossarli a Wimbledon", ha scherzato

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