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Tennis: Sharapova e Djokovic trionfano a Roma

Per la russa è il 35/o titolo, il terzo al Foro Italico

Novak per la quarta volta re di Roma, Maria per la terza volta regina. La 72/a edizione degli Internazionali Bnl d'Italia, impreziosita da un successo di pubblico senza precedenti, ha visto il serbo Djokovic fare poker, la russa Sharapova tris, il titolo del Foro Italico sfuggire ancora una volta a Federer e la Suarez Navarro arrivare in finale e strappare alla regina il primo set del torneo. Il sole, tornato a splendere dopo due giorni di cielo grigio autunnale, ha illuminato la vittoria di due fuoriclasse assoluti del tennis mondiale, tra i più amati dal pubblico di tutti i continenti, a loro agio in qualsiasi città e competizione.

Prime a scendere in campo nel catino del Centrale - caldo per i 30 gradi di temperatura e il tifo da stadio dei 10mila spettatori, diviso tra le due contendenti - Masha, in canottiera rosa e gonnellino bianco, e Carla, in completo nero. Per nulla intimidita di fronte alla più famosa e titolata rivale, la 26enne spagnola è partita decisa, servendo bene e mettendo in difficoltà la Sharapova, che da parte sua sbagliava parecchio. Dopo aver vinto il primo set, la Suarez Navarro si è battuta alla pari fino al 5-5 nella seconda frazione, quando la 28enne siberiana ha cambiato marcia: ha conquistato otto dei nove game successivi e si è aggiudicata la finale per 4-6 7-5 6-1, dopo due ore e 35'.

Vincendo così il 35/o titolo in carriera, il terzo a Roma dopo 2011 e 2012, e superando Carla per la quarta volta in cinque sfide. Del resto, le rivali più pericolose erano già uscite di scena: la n. 1 mondiale Serena Williams per forfait volontario; la n. 2 Simona Halep sconfitta a sorpresa in semifinale dalla Suarez Navarro. Che domani salirà dal n. 10 al n. 8 del ranking; mentre Masha recupererà il 2/o posto che la romena le ha sottratto appena tre settimane fa. "Questo Paese è molto speciale per me. E questo torneo mi riporta indietro nei ricordi perché sognavo di giocarlo fin da bambina quando muovevo i primi passi nel tennis", ha detto la bella Masha durante la premiazione, ringraziando il pubblico romano, "che ha tramutato questo torneo in una festa". Non vedo l'ora di tornare il prossimo anno", ha concluso, commossa. Nole e Roger si sfidavano per la 39/a volta, 39/o capitolo di una delle saghe che illuminano da anni il tennis planetario. Era giusto, del resto, che in finale arrivassero loro, il numero 1 e il numero 2 del mondo.

E Roma, ancora una volta, si è rivelata stregata per il 33enne svizzero, dal Palmares eccezionale, superiore a quello di Djokovic (peraltro sei anni più giovane), ma il cui miglior risultato al Foro Italico rimangono le finali perse nel 2003, 2006 e 2013. Quattro con quella di oggi: che è stata breve (un'ora e 15') e intensa. Il serbo, che sta vivendo un 2015 straordinario, ha dominato, battendo 'King Roger' per 6-4 6-3 e avvicinandosi al pareggio nelle loro sfide (ora 20-19 per il campione di Basilea).

Per Diokovic è il 53/o titolo in carriera, il quarto agli Internazionali dopo 2008, 2011 e 2014. "Oggi Novak era solido come una roccia, ha giocato benissimo", ha riconosciuto Federer. "E' sempre una grande sfida giocare contro Roger e ovviamente sono molto contento", gli ha fatto eco, in italiano, Nole, convinto di aver fatto la miglior partita della settimana, ma anche di non essere invincibile. "Qui è come se fosse casa mia, questo è uno dei miei tornei preferiti", ha concluso, dedicando la vittoria "a mio figlio (Stefan, nato nell'ottobre scorso, ndr), a mia moglie, ai miei genitori e a mio fratello". Alla fine del match, ha scritto su una telecamera 'Grazie ancora Roma'. Ma è anche Roma che ringrazia lui. Dandogli appuntamento per il 2016.

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