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Pogba da urlo, Allegri: "Vale 100 milioni". I suoi gol più belli VIDEO

Un po' Ibra un po' Cerezo, fioccano i paragoni per il gioiello bianconero

Un po' Ibra un po' Cerezo, e' fenomeno Pogba. E fioccano paragoni con Ronaldinho, Yaya Toure e Gullit. Il 'polpo Paul' estende le sue lunghe leve con consumata abilita' e chirurgica precisione lasciando il suo marchio indelebile sul campionato, e il mondo del calcio celebra il suo nuovo mito. Alle spalle degli eterni duellanti Cristiano Ronaldo e Messi, Pogba e' con Neymar e Goetze il nuovo che avanza: aspirante Pallone d'Oro per il prossimo decennio, e' il genio tuttofare della Juve in attesa della folle asta che in estate molti club milionari, tra cui il Manchester United che se l'era fatto sfuggire a parametro zero (una delle poche topiche di Sir Ferguson) ingaggeranno per accaparrarselo.

Il suo furbo manager Mino Raiola sente l'acquolina in bocca: dopo Ibra ecco un nuovo asso per cui pretendere ingaggi almeno doppi dei 4,5 mln annui che guadagna con la Juve dopo il rinnovo fino al 2019. Per le sue attitudini a difendere, contrastare, impostare e concludere Pogba ricorda uomini squadra tipo DIDI' e CRUYFF; ma è l'incredibile assemblaggio di doti calcistiche - un po' VIEIRA un po' CEREZO - a farne giocatore esplosivo e unico: alto e imponente nel passo, rapido e tecnico nel dribbling.

 I 5 gol più belli di Pogba alla Juve

 

Insomma, un campione positivamente 'frankestein' che prende pezzi di qualità attraverso le epoche e i giocatori. Nella fluidita' ritmica, sciolta, quasi musicale, con cui avanza elegantemente rammenta CEREZO, mentre secondo alcuni l'imperiosita' delle sue discese rimandano da un lato al talento di GULLIT come i suoi spunti e le conclusioni richiamano il talento brasiliano di RIVELINO, o le 'acrobazie' balistiche di IBRAHIMOVIC, come nell'aggancio e tiro di ieri sul 2-0. Il modo in cui fa 'scorrere' la palla ricorda invece l'ex bianconero CAUSIO.

Lento in partenza, alla fine arriva sempre per primo sul pallone come faceva RIJKAARD, mentre dell'altro ex rossonero VAN BASTEN ha in comune la proprietà di mezzi tecnici nonostante l'altezza. Se la Juve rivive la 'grandeur' assaporata con i suoi connazionali PLATINI e ZIDANE e la nazionale francese dell'altro ex bianconero Deschamps , dopo l'assaggio consistente in Brasile, disegnera' intorno a lui la squadra per rivincere europei e mondiali, il fenomeno Pogba attrae, stupisce e conquista. Perche' e' un giocatore atipico che, cresciuto nelle banlieue parigine con il mito di Ronaldinho, e' stato assimilato nel suo sviluppo di carriera a Patrick VIEIRA, centrocampista dai piedi buoni e potente come lui, che però si riconosce maggiormente in YAYA TOURE', per caratteristiche fisiche e tecniche.

E' lui il suo maggior punto di riferimento. Inquadrare il suo multiforme talento in evoluzione e' arduo come arginarlo in campo: di base e' un centrocampista forte fisicamente, abile nel pressing , nel recupero di palloni. Ma a queste caratteristiche accoppia visione di gioco, capacita' di sganciamento, progressione possente, efficacia balistica col tiro secco e potente da media distanza, inoltre inventa formidabili assist con la sua raffinata tecnica. E' agile e potente e muove le gambe come tentacoli riuscendo in acrobazie che sembrano impossibili, come l'aggancio di ieri per il tiro poi respinto che ha fruttato il raddoppio di Lichtsteiner. Inoltre e' un leader naturale per la personalita' e la tenacia, come ha confermato ieri arpionando e consigliando Vidal che stava uscendo dal campo con un diavolo per capello. Insomma un predestinato, forgiato da un origine modesta che ha fatto crescere in fretta quel ragazzone che leggeva libri sull'Islam e amava i film di Mel Gibson e che ha saputo dire di no al Manchester United (i compagni per il carattere con cui aveva fronteggiato Ferguson lo avevano soprannominato Mandela) per tuffarsi nell'avventura italiana. Nel suo breve ma intenso passato Pogba ha trascinato la Francia al trionfo nel mondiale U20 dove e' stato eletto miglior giocatore del torneo, come Maradona nel 1979, Messi nel 2006 e Aguero nel 2007. E al mondiale brasiliano ha vinto agevolmente la classifica del miglior giovane. Un giovane che compira' a marzo 22 anni e che sembra destinato a rimpinguare la lista dei campioni esplosi in Italia e poi venduti a peso d'oro all'estero come Ibrahimovic, Cavani, Thiago Silva. La Juve intanto se lo gode per crescere ancora: se accettera' in estate 100 milioni potra' comunque restare super competitiva, ma il campionato perdera' una delle sue principali attrazioni.

Il gol di Pogba è stato "straordinario". Poi ha propiziato il raddoppio di Lichsteiner con un aggancio altrettanto "straordinario". Si è devotu ripetere Massimiliano Allegri, dopo il 2-0 della sua Juventus sul Chievo, nelle lodi al centrocampista francese. "Come in tutte le cose della vita ci sono delle categorie. Per vincere ci vogliono giocatori forti, bravi, altrimenti queste giocate diventano impossibili per gli altri. Altrimenti non ci sarebbero giocatori che valgono 100 milioni e giocatori che ne valgono cinque" dice l'allenatore a Skysport, fissandone il prezzo. E Pogba resterà juventino, nonostante le tante richieste? "Nella vita tutto ha un prezzo purtroppo: i grandi fuoriclasse sono difficili da sostituire, ma il calcio va avanti. Certo, Pogba ha 21 anni e ha tutte le qualità per crescere ancora. Ora godiamocelo" conclude Allegri. (VIDEO)

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