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Serie A: Lazio-Milan 3-1, incubo senza fine per Inzaghi

Rossoneri avanti con Menez, poi doppietta centrocampista e gol di Klose

Dopo la sconfitta contro la Lazio, la terza nelle ultime quattro partite di campionato, il Milan prosegue con Filippo Inzaghi in panchina almeno fino a martedì sera. I quarti di coppa Italia contro la Lazio a San Siro saranno molto probabilmente decisivi per il futuro dell'allenatore rossonero, secondo quanto filtra. Mentre già circolano i nomi dei potenziali successori, a partire da Luciano Spalletti senza scartare la soluzione interna con Mauro Tassotti, in vista del delicato appuntamento il ritiro é stato anticipato di un giorno. Comincerà quindi questa sera a cena, quando i giocatori, rientrati dalla trasferta di Roma la scorsa notte, dovranno tornare al centro sportivo dopo l'allenamento del mattino e un pomeriggio di libertà.

La Lazio batte il Milan 3-1 in rimonta e per Inzaghi è un incubo senza fine  (la cronaca) 

I fischi si sentono ancora, la contestazione arriva anche lontano da San Siro, la follia di Mexes (GUARDA) e l'ennesima sconfitta-umiliazione rischia di costare davvero cara a Filippo Inzaghi. Il Milan contro la Lazio è anche peggio di quello visto con l'Atalanta una settimana fa: senza gioco e senza idee, con il francese che perde le staffe e prova a strangolare Mauri nel finale, si illude per un gol fortuito in avvio e poi subisce la squadra di Pioli che trascinata da un Klose senza età si prende la gara, gli applausi e i tre punti che la rimettono in marcia dopo il passo falso con il Napoli. (Le pagelle di Lazio-Milan)

Follia Mexes

Il 3-1 con gol del tedesco e doppietta di Parolo è il risultato giusto di una gara a senso unico, in cui il Milan si era illuso per il gol in avvio di Menez. Occasione unica per la squadra rossonera a cui il presidente Berlusconi aveva rinnovato la fiducia: non sarà certo facile farlo ancora. E martedì si replica a Milano per la Coppa Italia, chissà se con Inzaghi ancora in panchina. La Lazio con la maglia vintage con l'aquila stampata in mezzo e la festa ricordando gli anni '80 è di gran lunga superiore e se chiude il primo tempo sotto di un gol è solo perché davanti alla porta non è riuscita a concretizzare. Pioli rischia De Vrij e Biglia, arrivati malconci alla sfida con i rossoneri: ma il tecnico laziale dopo il provino che ha preceduto di qualche ora il fischio d'inizio ha deciso di schierarli dal primo minuto.

E esordio in campionato da titolare per Cataldi, ventenne romano del vivaio biancoceleste. E' titolare pure Klose, che si era visto poche volte in avvio di partita quest'anno. Qualche sorpresa anche nella formazione del Milan: Inzaghi lascia in panchina Cerci e nel tridente d'attacco gli preferisce El Sharaawy con Bonaventura e Menez. In panchina i due neo acquisti, Mauricio per la Lazio e Suso per i rossoneri. Appena tre minuti e i biancocelesti reclamano il rigore: Radu finisce a terra per un contatto con Bonaventura, ma Mazzoleni lascia andare. Non i giocatori: gli animi si accendono, Radu protesta, Alex spintona Candreva e entrambi rimediano il cartellino giallo. Al 4' l'azione che porta in vantaggio il Milan: Basta perde palla e Menez da solo davanti a Marchetti segna l'1-0.

Ma è l'unico nota di marca rossonera, e anche fortuita. Poi è solo Lazio, che però fa molto ma non segna: almeno quattro le occasioni, la prima al 14' con Mauri che arriva di pochissimo in ritardo su un bel cross di Candreva. Quattro minuti più tardi, complice una svista di Mexes, è Klose a confezionare l'azione ma a tu per tu con il portiere non riesce ad andare a segno. Al 20' un splendida triangolazione tra Klose e Candreva con il tedesco che di testa manda fuori di un soffio. E al 28' il campione del mondo della Germania restituisce il favore servendo una palla d'oro a Candreva: ma Diego Lopez manda in angolo. Il Milan assiste al mach difendendo l'1-0: fioccano le ammonizioni. La squadra di Pioli ci prova in tutti i modi a recuperare lo svantaggio: al 43' un altro rigore reclamato e non concesso alla Lazio dall'arbitro non in serata di grazia. Mexes trattiene per la maglia Mauri che va a terra. Ma per Mazzoleni è tutto ok.

Nella ripresa bastano quattro minuti per ribaltare il risultato: ci pensa Parolo che al 2' sfrutta al meglio un cross al centro del solito Klose. Piatto al volo e il Milan comincia a tremare. Al 6' Montolivo sbaglia un retropassaggio, Mexes fa il resto e il tedesco davanti a Lopez non sbaglia. Il Milan, che già non si era visto per tutta la gara, subisce l'1-2 e ne esce annichilito. Entra Cerci al posto di Bonaventura costretto a chiedere il cambio per un problema alla spalla. Ma non cambia molto. Pioli fa entrare anche Mauricio, all'esordio con la maglia biancoceleste, al posto dell'affaticato De Vrij.

Al 36' Parolo si va a prendere il gol della doppietta. Milan a nervi tesi: Mexes perde il controllo dopo aver preso un calcio da Mauri, si avventa sul laziale in due tempi. Lo ferma Muntari, poi prende al collo Mauri, prova a strangolarlo e si prende il rosso diretto. Ennesimo show negativo del difensore francese che rischia un lungo stop. Lo specchio di un Milan collezionista di brutte figure. La faccia triste di Galliani è un incubo per Inzaghi, senza fine.

Pioli: "Vittoria meritata però mi spiace per Djordjevic" - "All'intervallo non ho dovuto dire molto, i giocatori sanno quando sono in partita e dominano l'avversario costruendo tante occasioni. Ho detto solo di continuare così, stavamo giocando veramente bene tranne quell'errore in ripartenza. Faccio i complimenti ai miei giocatori ed al pubblico". Intervistato da Sky, il tecnico della Lazio Stefano Pioli non nasconde la propria soddisfazione per come sono andate le cose contro il Milan. "Abbiamo qualità e mentalità, non conosciamo la parola 'mollare' - dice ancora Pioli - e questo è importante insieme alle qualità dei giocatori. I nostri successi, però, passano non solo dalla qualità ma anche dal sacrificio e dalla voglia di lottare insieme". Ma per la Lazio è stata una serata perfetta anche grazie all'avversario? "Abbiamo perso immeritatamente contro il Napoli - risponde -, stasera sarebbe stata la serata perfetta senza l'infortunio di Djordjevic che è andato in clinica a fare gli accertamenti alla caviglia. Sarebbe un peccato perderlo, martedì giochiamo di nuovo in Coppa Italia e vogliamo vincere a Milano".

Inzaghi: "Non è il Milan dicembre, ma la squadra mi segue" - "Abbiamo fatto una brutta partita, ma i ragazzi hanno dato tutto e non si sono mai tirati indietro. Però non basta e dobbiamo fare di più. Siamo andati in vantaggio, ma abbiamo sofferto la pressione della Lazio. In questi momenti bisogna andare avanti, li riaffrontiamo matedì in Coppa Italia a S. Siro e dobbiamo rifarci". E' un Pippo Inzaghi piuttosto deluso quello che, intervistato da Sky, commenta la brutta sconfitta del suo Milan contro la Lazio, che potrebbe mettere a rischio la sua panchina. Poi parla dell'espulsione di Mexes: "Ha chiesto scusa, è stato provocato, sarà squalificato e dispiace". Quindi Inzaghi riprende a parlare della partita e della sua squadra. "Penso che questa squadra possa far meglio - dice il tecnico -. Possiamo tornare a essere quelli che hanno battuto il Napoli e pareggiato con la Roma, ma ora non siamo più il Milan di dicembre: da 3-4 gare non facciamo bene ma dobbiamo recuperare e far rendere al meglio i giocatori. Se sento che la squadra mi segue? Sì, altrimenti avrei dato le dimissioni. La squadra mi segue, ma in questo momento non basta".

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