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Maturità, cinque esami che fanno rimpiangere quello in Italia

Maturità, cinque esami che fanno rimpiangere quello in Italia

Dalla Francia alla Cambogia

01 giugno 2016, 09:47

Redazione ANSA

ANSACheck

(foto di archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

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(foto di archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra esami durissimi, test frequenti e voti alti dati con il contagocce, ci sono Paesi che davvero con gli esami non scherzano e fanno sembrare la maturità italiana quasi una passeggiata di salute. Chi crede che la maturità sempre più vicina sia soltanto un incubo, fra poco dovrà ricredersi. Perché ci sono alcuni Paesi che con gli esami davvero non scherzano e l’Italia non è fra questi. Basti pensare che mediamente nel Bel Paese a superare l’esame di Stato è circa il 99% degli esaminati. Cifre che in molte altre zone gli studenti se le sognano. Skuola.net ha fatto una piccola ricerca di Paesi che fanno strage di ragazzi tra i banchi di scuola.

#5 Cina: meglio i lavori forzati
Qui l’esame di maturità, il Gaokao, è l’atto finale di un percorso durissimo. Durante gli anni delle superiori, gli studenti vengono sottoposti a dure pressioni da parte di prof e famiglie. In alcune scuole vengono persino tenuti d’occhio da telecamere che controllano se effettivamente studiano. Dall’esito dell’esame finale, dipende anche la possibilità di frequentare l’università. Con il Gaokao, oltre al diploma, i ragazzi si giocano uno dei posti da matricola stabiliti dal Governo per il successivo anno accademico (vi accedono in media 2 studenti su 3). Per questo nei giorni dell’esame i controlli sono tantissimi, quasi ossessivo e servono per evitare che qualcuno allunghi un po’ troppo l’occhio sul compito degli altri o su qualche bigliettino nascosto. Gli esami si focalizzano su tre materie: Cinese, Inglese e matematica, quelle che serviranno di più nel mondo del lavoro.

#4 Giappone: l’inferno degli esami
Qui i ragazzi lo chiamano proprio così, shikenjigoku, “inferno degli esami”. Sebbene la maturità formalmente non esista, sono tantissimi i test, soprattutto scritti, che segnano le tappe della carriera scolastica. Periodicamente i prof fanno svolgere dei mini-esami per verificare la preparazione dei ragazzi, ma non sono come i nostri compiti in classe: il singolo voto è come un pezzo del giudizio finale. E per rendere più competitivo il sistema, ogni volta i giudizi sono esposti pubblicamente, cosa che da noi succede solo alla fine dell’anno. Ma gli esami più temuti non solo quelli per uscire bensì quelli per entrare nelle scuole: i test d’ammissione, per avanzare di livello (ma anche per passare da una scuola all’altra), sono difficili e rischiosi. Non superarli equivale a non poter frequentare nessuna scuola e passare un anno da ronin, costretto a studiare da solo a casa in attesa di sostenere l’esame d’ammissione all’anno successivo.

#3 Stati Uniti: era meglio la maturità
Oltreoceano un esame di maturità come lo intendiamo qui in Italia non esiste. Alla fine dell’High School , un percorso della durata di 12 anni, si consegue un’idoneità che tiene conto dell’intero percorso scolastico. Per prenderlo gli studenti vengono valutati alla fine dei corsi in base a compiti a casa, partecipazione alle discussioni in classe, test, relazioni scritte e un breve esame scritto di fine anno. Bello? Non proprio. Il sistema americano lascia ampia libertà su come disegnare il proprio futuro. Così, chi volesse andare all’università, dovrà costruirsi da solo un buon curriculum scolastico frequentando corsi facoltativi insieme a quelli comuni e cercando di tenere il rendimento scolastico sempre a un livello molto alto. L’università qui costa cifre stratosferiche e, per ottenere una delle borse di studio messe a disposizione dai college servono voti altissimi.

#2 Cambogia: la strage dei maturandi
Questo è il Paese con il tasso di bocciati alla maturità più alto al mondo. Nel 2014, addirittura,solo 1 maturando su 4 è stato promosso. Il motivo? La corruzione dilagante nelle scuole. Per anni, infatti, le scuole cambogiane sono state il simbolo del mercato dei voti, con prof che vendevano i loro giudizi alti che oppure passavano le soluzioni delle tracce il giorno dell’esame. Il risultato è stato aver creato una generazione totalmente impreparata ad affrontare il mondo del lavoro e dell’università.

#1 Francia: qui si boccia davvero
L’esame di maturità, chiamato Baccalauréat (BAC), è molto difficile. Si sostiene in due fasi: la prima durante il penultimo anno di scuola, quando i prof valutano il livello di preparazione; la seconda alla fine del ciclo di studi, dove però sarà una commissione completamente esterna a giudicare i maturandi. Il BA ha dei tassi di bocciatura molto alti (più del 20% non riesce a superarlo) ed è solo un punto di partenza per chi aspira a una carriera lavorativa di vertice. Perché il diploma francese consente l’accesso “solo” all’università mentre, per accedere alle prestigiose Grand Ecoles serve un anno di studi in più…con relativo ulteriore esame.

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