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Dalle uscite di nascosto alla prima volta, le bravate in gita

Dalle uscite di nascosto alla prima volta, le bravate in gita

Indagine di Skuola.net: due studenti su 5 escono di nascosto dal prof, 1 su 5 racconta di aver lasciato la stanza d'albergo passando per la finestra o scavalcando i terrazzini

16 ottobre 2015, 18:31

Redazione ANSA

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Bravate in gita, l 'indagine di Skuola.net - RIPRODUZIONE RISERVATA

Bravate in gita, l 'indagine di Skuola.net - RIPRODUZIONE RISERVATA
Bravate in gita, l 'indagine di Skuola.net - RIPRODUZIONE RISERVATA

La gita scolastica è spesso il momento in cui alcuni studenti si fanno prendere dall'entusiasmo e compiono bravate, sull’onda dell’entusiasmo di una gita scolastica. Alcool, droghe e fughe di nascosto dal prof sono le più frequuenti tra le trasgressioni. E c'è anche chi iapprofitta della visita d’istruzione per avere rapporti sessuali completi.

Basta che l’occhio del prof si allontani da loro, o meglio, si chiuda per sprofondare nel sonno, che gli studenti si trasformano. E in gita fanno tutto quello che vogliono, tanto mamma e papà sono lontani. Vogliono uscire di notte? Andare in un pub piuttosto che in discoteca? Non hanno bisogno del permesso dell’insegnante accompagnatore: 2 studenti su 5 raccontano di essere sgattaiolati fuori dall’albergo senza farsi vedere, in barba al prof che riposava.


E se decidono di restare nelle loro stanze, i rischi non diminuiscono. 1 studente su 4 si è ubriacato insieme ai suoi compagni e, peggio, più del 13% ha fatto consumo di droghe. Nel migliore dei casi, il 10% per l’esattezza, si è trattato di qualche spinello, ma c’è anche un 3% che ammette di essersi fatto di ecstasy o altre droghe pesanti.


Ad essersi lasciato prendere la mano da Cupido è invece 1 studente su 7 che rivela di aver avuto rapporti sessuali completi mentre era in gita. Sempre meglio di chi la mano l’ha usata per partecipare a qualche rissa, come racconta di aver fatto 1 intervistato su 10. E se parliamo del binomio studenti - violenza, il bullismo non può che essere uno dei protagonisti: il 13% dei teenagers in gita racconta di aver assistito a episodi di questo tipo, tra l’altro anche particolarmente violenti.


E non finisce qui. Tra i ragazzi che raccontano a Skuola.net le loro esperienze, c’è anche di peggio: “Un mio compagno è stato spinto per le scale e si è rotto la mano” dice un utente a cui fa eco un altro, “Abbiamo attraverso l’autostrada a piedi mentre la classe era in sosta all’autogrill”. Peggio ancora: “Ho dovuto scavalcare da un terrazzo a un altro per raggiungere le mie amiche”, confessa una studentessa. E di esperienze simili i ragazzi ne raccontano diverse, come quella di chi rivela che i suoi amici “Andavano da una stanza all’altra dell’albergo passando sul cornicione”. E se questi racconti possono sconvolgere gli adulti, lo stesso non accade per i teenagers: “Cara Skuola.net, ho 17 anni e vi dico che non serve un’indagine per sapere quello che succede in gita. Episodi del genere, accompagnati da birre e droghe nelle stanze è normale che ci siano alla nostra età”.


Ma cosa succede agli studenti quando lasciano la tranquillità delle loro aule per qualche viaggio d’istruzione?"Le gite nelle scuole secondarie sono diventate una kermesse liberatoria degli spiriti nascosti degli studenti - dichiara Mario Rusconi, vicepresidente Associazione Nazionale Presidi - tuttavia ci sarebbero dei metodi per evitare che questo accada. Innanzitutto la scuola dovrebbe regolamentare il comportamento in gita comminando delle sanzioni adeguate, dall'abbassamento del voto in condotta fino all'espulsione, in base alla gravità dei comportamenti tenuti dai ragazzi. Questo può comunque non bastare, se poi i genitori, cosa che accade spesso nella mia esperienza, tendono a minimizzare le bravate accadute in gita".

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