Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lavoro in tempo di crisi? Illegale purché retribuito

Lavoro in tempo di crisi? Illegale purché retribuito

Studio Coldiretti/Ixe: oltre la metà dei disoccupati accetterebbe un posto su cui ha investito la criminalità organizzata

26 novembre 2014, 19:55

Redazione ANSA

ANSACheck

Il lavoro ai tempi della crisi? Illegale purché sia retribuito. A rivelarlo è uno studio di Coldiretti/Ixè da cui emerge che il 61% dei senza lavoro accetterebbe un posto in un'attività dove la criminalità organizzata ha investito per riciclare il denaro e non solo: quasi uno su dieci (l'8 per cento) è pronto anche a commettere reati.

TUTTO PUR DI LAVORARE - Inutile fare tanto gli schizzinosi, sembrano voler dire i disoccupati italiani, quando il lavoro manca si prende tutto quel che offre il mercato. Anche se purtroppo, riporta Skuola.net, il mercato è quello nero. Il sondaggio effettuato da Coldiretti/Ixè parla chiaro: oltre 6 italiani in cerca di lavoro su 10 andrebbe a lavorare in un'azienda finanziata da attività criminali con soldi da riciclare. Non solo, c'è anche una quota dell'8% che si dice pronto a commettere lui stesso atti illeciti pur di guadagnare.

PURCHE' SI MANGI BENE – Non solo stipendio, c'è anche chi si rivolge alla malavita anche solo per sedersi a tavola, l'importante è che si risparmi e chi si mangi bene. Dati, quelli raccolti da Coldiretti, che fanno riflettere: quasi un italiano su cinque infatti, il 18%, non avrebbe problemi a recarsi in un pizzeria, ristorante, bar o supermercato gestito o legato alla criminalità organizzata. Al 9% basta sapere che i prezzi siano convenienti, il 5% guarda invece i prodotti e li cerca di ottima qualità mentre il 4% presta attenzione solo alla comodità: se il posto è vicino casa, che importa se è gestito da criminali?

DATI ALLARMANTI – Più della metà degli italiani ritiene che la malavita, bene o male, fornisce posti di lavoro. Un dato allarmante che si conferma nel comune pensare: il 63% ritiene infatti che in certe zone d'Italia dove c'è molta disoccupazione e povertà, la criminalità organizzata ha saputo creare opportunità di lavoro. E non solo, la maggioranza degli intervistati, il 58%, non sarebbe disposto a pagare il 20% in più per un prodotto alimentare ottenuto da terre o aziende confiscate alla mafia.

SOS GIOVANI - "Bisogna spezzare il circolo vizioso che lega la criminalità alla crisi - ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo - con interventi per favorire, soprattutto tra i più giovani, l'inserimento nel mondo del lavoro, e l'impegno delle istituzioni, della scuola e delle organizzazioni di rappresentanza per scongiurare il pericolo che legittime aspirazioni ad avere un'occupazione possano essere sfruttate per alimentare l'illegalità".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza