EUROPA, TROPPO DISTANTE - A due giorni dal voto, cosa ne pensano i giovani delle elezioni europee? A chiederglielo, il portale Skuola.net che in un sondaggio ha provato a testare il livello di interesse e preparazione sull’argomento da parte degli studenti. E il quadro che ne esce deve far davvero riflettere. Emerge infatti un diffuso disinteresse dalla politica, soprattutto europea, e una forte sfiducia nelle possibilità dell’Ue di risolvere i problemi dei cittadini. Il 65% degli aventi diritto ha dichiarato che andrà a votare ma quasi un ragazzo su 4 ammette di non riporre troppa fiducia nell’esito delle elezioni. Per 4 ragazzi su 10, infatti, l’Europa resta ancora troppo lontana dai bisogni dei cittadini e un giovane su due ammette di sentirsi italiano e non europeo, a fronte di un 21% che non si riconosce in nessuna delle due appartenenze.
EUROPA, QUESTA SCONOSCIUTA – Ma i ragazzi, giovani elettori, sanno che cosa andranno a votare? Sembra proprio di no. Il 25% degli studenti infatti ammette di non sapere cosa sia l’Unione europea, non avendone sentito parlare neanche a scuola. Il 50% assicura invece di averlo studiato sui libri mentre il rimanente 25% ne ha sentito parlare in tv. Ancora troppo bassa la percezione della conoscenza, aggravata dalla reale preparazione dei giovani sull’argomento: per il 47% dei ragazzi, infatti, l’Ue è una grande Nazione, mentre per il 12% è un continente geografico. Un ragazzo su tre individua nell’Ue l’elemento della moneta unica.
EUROPARLAMENTARI? NON CI INTERESSA – E’ evidente che i giovani non hanno le idee chiare sull’Europa ma neanche sui candidati alle elezioni. Come mai? Perché la campagna elettorale, per i ragazzi, è sostanzialmente troppo noiosa. I politici non guardano i reali bisogni dei ragazzi e loro, d’altro canto, ne restano disinteressati. Solo il 15% degli intervistati da Skuola.net ha seguito la campagna elettorale mentre il 43% non ha ascoltato nulla perché si annoia. E non è tutto: per un ragazzo su quattro, infatti, l’Europa influisce sulla vita dei singoli cittadini negativamente.
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