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Sanremo 2017: Alvaro Soler, tifo per la musica

Sul palco dell'Ariston con un medley dei suoi successi

dell'inviata Claudia Fascia

L'Italia lo ha adottato già da un paio di anni, regalandogli prima il successo discografico con i tormentoni estivi El Mismo Sol e Sofia, poi affidandogli la sedia di giudice nell'ultima edizione di X Factor. La cittadinanza onoraria, artisticamente parlando, ad Alvaro Soler la consegna definitivamente il passaggio come ospite al festival di Sanremo.

"E' nuova esperienza per me. In Spagna è un evento conosciuto e mia madre, quando ha saputo che sarei stato ospite, si è agitata molto", racconto il giovane cantante che sul palco porta un medley di El Mismo Sol, Animal (il nuovo singolo ora in radio) e Sofia, in un arrangiamento più classico grazie all'orchestra dell'Ariston "per portare un po' del mio in questo evento così speciale".

Ma lui si metterebbe mai in gioco, parteciperebbe al festival? "La gara non la conosco tanto, io non sono competitivo. Preferisco condividere la musica più che fare la gara". Spigliato, con la faccia giusta, sta ripercorrendo in parte le tappe già coperte da Mika, anche lui passato nei giorni scorsi dall'Ariston. Chissà se Alvaro ha mai pensato di poter avere uno show televisivo tutto suo. "Si', certo... si chiamerà Casa Alvaro - scherza il 26enne -. Ironia a parte, prima della tv ho ancora un sacco di altre cose da fare". Come il tour che parte tra pochi giorni dalla Polonia e approda in Italia per 4 date tra febbraio e marzo (22 e 25 febbraio a Milano, il 24 a Roma, il 10 marzo a Nonantola) e poi di nuovo in estate per altri dieci appuntamenti.

"E' la prima volta che faccio un tour di 5 settimane: sarà tosto e anche divertente. Poi mi voglio fermare per scrivere il secondo album, che sarà più acustico rispetto a quello che ho fatto finora". Un'evoluzione nella sua carriera? "Un po', mi piace sorprendere". Essere spagnolo, cantare in spagnolo non gli ha precluso la possibilità di avere un successo internazionale, ma - spiega - "non c'è una ricetta per dire cosa può funzionare all'estero e cosa no. A me ha aiutato il fatto di essere me stesso, di trasmettere l'originalità che ho. Il segreto è fare una musica vera che trasmette emozioni. Per il successo l'importante è essere se stessi e fare ciò che piace".

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