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De Luca jr: cade un'altra testa, scontro De Luca-Di Maio

Dopo il terzo video si dimette presidente Sma. Governatore: "Querelo M5sQ

di Armando Petretta SALERNO

Roberto De Luca non è più un assessore del Comune di Salerno, ma le dimissioni formalizzate oggi dal rampollo del governatore campano non bastano a placare le polemiche sul caso sollevato dall'inchiesta su tangenti e rifiuti in Campania che oggi si arricchisce di un nuovo video (il terzo) messo in rete da Fanpage. E di cui fa le spese Biagio Iacolare, presidente della Sma (società in house della Regione per la tutela dell'ambiente) e uomo di Ciriaco De Mita a Napoli che in serata ha annunciato le sue dimissioni. E' la terza testa a rotolare, dopo quelle del consigliere delegato di Sma Campania Lorenzo di Domenico, e quella dello stesso De Luca jr., per effetto dell'inchiesta che sta facendo tremare la politica campana. Con il Pd in evidente imbarazzo ("No comment" svicola Graziano Delrio), sono i Cinque Stelle a cavalcare la polemica chiedendo le firme per una mozione di sfiducia a Vincenzo De Luca. Nella campagna contro il governatore campano, i grillini scendono in campo con i loro pezzi da novanta. "E' allucinante - commenta il candidato premier dei Cinque Stelle Luigi Di Maio a proposito dell'inchiesta - sembra di vedere Gomorra". 

E sulla giunta De Luca il giudizio è senza appello: "Se ne deve andare a casa. E' inquinata. Non possiamo credere che lui non fosse al corrente di quanto accadeva: sono coinvolti il figlio del governatore e Fulvio Bonavitacola che è il vicepresidente di De Luca. E nessuno tra Meloni, Renzi e Gentiloni su questa storia ha detto una parola". Le dimissioni di De Luca vengono chieste anche da Roberto Fico. A Di Maio replica lo stesso Vincenzo De Luca su Facebook annunciando di aver dato mandato ai suoi legali di querelarlo: "Invito Di Maio, membro autorevole della casta a 15mila euro al mese - spiega il governatore campano -, a rinunciare all'immunità parlamentare. Gli rinnoveremo la richiesta ogni giorno fino alle elezioni". E al suo fianco si schiera il segretario del Pd, Matteo Renzi, che a Di Maio ripete quanto già detto ieri: "Dopo aver detto che De Luca è un assassino, sei disponibile a rinunciare pubblicamente all'immunità parlamentare? Sì o no?". Ma De Luca é sotto attacco anche da sinistra: "Quello che mi colpisce di più in modo del tutto negativo, al di là dei toni del governatore De Luca, è il contenuto" dice Nicola Fratoianni di LeU. Ci va giù duro Luigi de Magistris, il cui feeling con De Luca è un ricordo che si è perso nel tempo: "Da sindaco di Napoli, da magistrato e da cittadino - dice - sono indignato. Provo vergogna e inquietudine che ci siano ancora persone che ricoprono incarichi pubblici che non prendono a calci e mettono alla porta individui che entrano negli uffici per fare ragionamenti di cui anche i bambini capiscono i contenuti". In serata l'annuncio delle dimissioni di Biagio Iacolare ("per evitare qualsiasi strumentalizzazione in ordine ad una vicenda dai contorni oscuri ed inquietanti", precisa il suo avvocato), aggiunge un altro tassello a una vicenda destinata a movimentare la campagna elettorale ancora per diversi giorni e su cui confessa un certo stupore anche l'Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone: "La Sma - osserva il presidente - è totalmente controllata dalla Regione Campania, abbiamo fatto delle ispezioni ma il sistema degli appalti è risultato molto problematico. Ma mai avrei pensato - sottolinea - di vedere il filmato in cui un delinquente afferma di smaltire i fanghi nelle fogne. Mi ha colpito molto".
   

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