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Ballottaggi: Salvini, voterei Raggi a Roma e Appendino a Torino

'A chi mi chiede consiglio, dico di cambiare, alla prova M5s'. E ancora: 'Mazzata a Renzi può arrivare da Milano'

Redazione ANSA

"Ho tanti difetti, ma non cambio idea ogni 15-20 giorni. A Roma voterei per la Raggi e lo stesso discorso vale per Torino". Così Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, a La Zanzara su Radio 24. "Non sono proprietario dei voti di nessuno - aggiunge - e non farò appelli al voto ma se qualcuno mi chiede un consiglio, gli dico cambiare. Cambiare chi ha mal gestito Roma e Torino. E dunque non votare mai per uno del Pd e mettere alla prova i 5Stelle. Gli darei il mio voto sia a Roma che a Torino".

"La partita che massacrerebbe Renzi è Milano": lo ha detto Matteo Salvini, che a Radio Padania ha sostenuto che le Comunali "possono essere le elezioni che, insieme al referendum, danno la mazzata finale, politicamente parlando, a Renzi". Salvini ha fatto un'analisi del voto milanese al primo turno. "Stefano Parisi - ha argomentato -, che è un candidato che a me piace, a cui ho detto subito sì, ha fatto una campagna elettorale molto moderata continuando a differenziarsi dalla Lega. Ci sta, se l'obiettivo era di parlare a elettorati diversi. Ma io qua a Milano ho fatto una scelta per il bene della città e mi interessa relativamente l'un per cento in più o in meno. Se si vince qui, cambia il mondo". Sullo sfondo, il derby cittadino con Forza Italia, che è rimasto saldamente il primo partito della coalizione: "Fortunatamente ha preso il 20% e non è calata di troppo, altrimenti Parisi non sarebbe arrivato dove è arrivato, ma noi siamo cresciuti".

"Mi chiedo davvero se in Forza Italia ci sia qualcuno che gioca dall'altra parte": così Salvini criticando a Radio Padania il titolo de 'Il Giornale' secondo cui Forza Italia 'doppia' la Lega alle Comunali. Per Salvini è il segno che "c'è una parte sana di FI, con cui governiamo bene in tanta città e Regioni, e una parte che invece è nostalgica dell'inciucio, vuole la poltrona e vede come avversari la Lega e non Renzi: ma dopo i ballottaggi faremo chiarezza".

Salvini ha risposto alle domande degli ascoltatori della radio leghista, molti dei quali hanno criticato l'alleanza con Berlusconi. "A livello nazionale - ha risposto Salvini a uno di loro - bisogna tenere aperte tutte le strade, tenendo presente che pure nelle difficoltà Renzi un 30% ce l'ha e il Movimento 5 Stelle a Roma e Torino il suo 30% l'ha preso. Il mio obiettivo è di creare una coalizione senza vecchi arnesi del passato, guardando avanti e sperando ci sia voglia da parte degli altri. Se non c'è questa voglia, siamo disposti a ragionare in solitudine ma sapendo che i numeri fanno la differenza". In molti passaggi, il segretario del Carroccio si è detto dubbioso sull'atteggiamento di Forza Italia, rivendicando una superiorità a livello elettorale del suo movimento. "Solo in due città del Nord - ha detto Salvini - Forza Italia ha superato la Lega, a Milano e Trieste. Giornalisticamente parlando, qual è il fondamento del titolo 'Forza Italia doppia la Lega' che ha scritto il Giornale?". "In tutta la Lombardia - ha aggiunto - la Lega supera Forza Italia, in Veneto la asfalta. A Grosseto, a Ravanna, in Umbria, la Lega prende più di Forza Italia. Mettere i puntini sulle i con Renzi ci sta, ma dover replicare a messaggi bizzarri di quelli che dovrebbero essere alleati mi stupisce". Salvini ha infine spiegato che sta ancora pensando a come organizzare l'assemblea di "chi non vuole morire renziano", che ha annunciato ieri per il dopo-ballottaggi. "Non è - ha anticipato - un'assemblea di partito ma una possibilità di ascolto da cui venga fuori un programma di governo, ascoltando gli artigiani, i commercianti, le partire Iva, gli allevatori".

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