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Doppio cognome ai figli. Che fine ha fatto la proposta di legge?

Doppio cognome ai figli. Che fine ha fatto la proposta di legge?

L'ok della Camera tre anni fa. Poi il testo si è fermato al Senato, la Consulta ha anticipato il Parlamento

04 agosto 2017, 15:21

di Alessandra Chini

ANSACheck

Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'argomento è in discussione alle Camere da 40 anni (ad allora risale la prima proposta di legge in materia) e su di esso la Consulta ha più volte superato il legislatore. Ma resta ancora al palo una proposta di legge che prevede una piccola ma grande rivoluzione: l'attribuzione al figlio anche del cognome della madre.

Ma che fine ha fatto la proposta di legge in materia proposta alle Camere? Il testo è stato approvato dalla Camera oltre due anni e mezzo fa, nel settembre del 2014. A prima firma della deputata Pd Laura Garavini e sottoscritta da un folto gruppo di parlamentari democratici prevede che i genitori sposati, all’atto della dichiarazione di nascita del figlio, possono attribuirgli, secondo la loro volontà, il cognome del padre o quello della madre o quelli di entrambi nell’ordine concordato. In caso di mancato accordo tra i genitori, al figlio sono attribuiti i cognomi di entrambi i genitori in ordine alfabetico. I figli degli stessi genitori coniugati, nati successivamente, portano lo stesso cognome attribuito al primo figlio. Il figlio al quale è stato attribuito il cognome di entrambi i genitori può trasmetterne al proprio figlio soltanto uno a sua scelta. Nella proposta di legge è previsto che anche al figlio di genitori non sposati possano essere attribuiti entrambi i cognomi se i genitori riconoscono contemporaneamente il figlio. E lo stesso diritto viene attribuito ai figli di genitori adottati.

La proposta, approvata dalla Camera il 24 settembre 2014, è ferma in commissione Giustizia al Senato. Assegnata alla commissione il 18 maggio 2016, dopo un anno, al termine di un cicllo di audizioni è stato fissato il termine per gli emendamenti sui quali si è iniziata la discussione a partire dal 16 maggio scorso. Il testo non è, però, nel calendario dell'Aula almeno fino a fine giugno. Già oggi, comunque, dopo una recente sentenza della Consulta, il primo passo è fatto e - dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale - i genitori che andranno all'anagrafe per la nascita di un figlio potranno chiedere e ottenere l'iscrizione con doppio cognome.

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