"Ho scelto i temi" ha annunciato ieri il ministro Giannini riferendosi alle tracce della prima prova della Maturità 2016. Una notizia che per migliaia di studenti del quinto Superiore ha idealmente accorciato le distanze con l'esame di stato che si accingono a sostenere tra una quarantina di giorni. Skuola net coglie l'occasione per fare chiarezza e sfatare miti sull'argomento attraverso quanto dichiarato in una recente intervista al portale di Luciano Favini, ex Coordinatore Struttura Tecnica Esami di Stato del Miur, oggi in pensione.
LE TRACCE NON SI CAMBIANO LAST MINUTE - Se il ministro ha detto che i temi sono stati scelti, vuol dire che resteranno tali fino al giorno della prima prova, il 22 giugno, quando i maturandi se li troveranno davanti. Quindi, l'attualità strettissima che riguarderà tutto quello che potrebbe succedere da qui a quel giorno, anche se di grande risonanza, non influenzerà le tracce dell'esame di Stato.
TRACCE DECISE ORA, IN LAVORAZIONE DA MESI - "Il Ministero inizia a lavorare sulle tracce mesi prima, già da novembre per Italiano", ha rivelato Favini. Quindi, se i ragazzi vogliono provare a indovinare cosa uscirà in prima prova, possono farsi un giro sul web per capire cosa è successo da novembre a oggi e quali sono stati i temi più discussi. Gli attentati terroristici di Parigi, quelli di Bruxelles, la polemica sull'Erasmus conseguente all'incidente stradale che ha coinvolto anche ragazze italiane possono essere -suggerisce Skuola.net - un esempio di attualità. Un piccolo spoiler sui temi lo ha comunque dato lo stesso ministro ieri: "il prossimo esame di maturità sarà l'occasione per fare riflessioni sulla vostra vita e sul vostro essere giovani".
LE PROPONGONO I PROF, LE DECIDE IL MINISTRO - Alla lavorazione di ogni singola traccia lavora un team di presidi, insegnanti di scuole superiori e di università. Tuttavia è il ministro dell'Istruzione ad avere l'ultima parola e a scegliere quali diventeranno quelle ufficiali.
ANALISI DEL TESTO, AUTORE MOLTO NOTO, OPERA POCO NOTA - Questa è più o meno la regola. L'autore dell'analisi del testo deve essere molto conosciuto perché ad affrontarlo ci sono tutti gli indirizzi, liceo, tecnico e professionale, e la prova deve essere accessibile a tutti. Tuttavia, per conservarne lo spirito, il testo non deve essere uno di quelli abitualmente proposti nel corso dell'anno scolastico. Regola sempre rispettata, tranne nel 2005 e 2007, quando venne proposto Dante, e nel 2013, quando Magris lasciò a bocca aperta i maturandi.
NIENTE ARGOMENTI SPINOSI - Altra regola fondamentale: le tracce dell'esame di Stato non metteranno in difficoltà i ragazzi, per quanto possibile, chiedendo loro di esporsi su temi etici, religiosi o politici. A questo punto i ragazzi dunque - osserva il portale - possono scartare dalla rosa del loro toto-esame tutti gli argomenti che rispondono a queste caratteristiche (vedi, per esempio, le unioni civili).
SCOPRIRE LE TRACCE E' UNA MISSIONE IMPOSSIBILE - Al Ministero su questo fronte vige il massimo rigore: nessuna informazione sulle tracce può trapelare prima dell'apertura del plico telematico. Ogni componente del team che crea le tracce della prima prova conosce solo la sua proposta e non quella degli altri che pure fanno parte della sua stessa squadra di lavoro. Addirittura i pochi "referenti del settore" sono a conoscenza di un numero limitatissimo di prove. Senza contare che a loro non viene comunque nemmeno comunicata la scelta del ministro. Le tracce decise vengono poi conservate nei server del Miur e protette da password lunghissime e complicatissime degne del migliore degli hacker. E infatti fino a oggi non è mai trapelata alcuna informazione sulle tracce della maturità prima del giorno della prima prova. Ogni anno, soprattutto in occasione della notte che precede l'esame, il web pullula di siti che dicono di essere in possesso dei temi della maturità da affrontare la mattina successiva. Peccato - conclude Skuola.net - che si sia sempre trattato di bufale.