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Fine vita: da un anno la discussione in Parlamento/ IL PERCORSO PARLAMENTARE

Il testo, previsto per l'Aula il 30 gennaio, è slittato fino a marzo

a cura di Alessandra Chini

In Aula alla Camera la discussione sul biotestamento. L'argomento è in discussione in Parlamento da un anno. Da quando, il 4 febbraio 2016, la commissione Affari Sociali della Camera ha avviato l'esame di una serie di proposte di legge sul fine vita. Il 7 dicembre 2016 è stato elaborato un testo base sulla base dei provvedimenti depositati. E da allora è iniziato l'esame degli emendamenti. Il testo doveva approdare in Aula il 30 gennaio ma è slittato ad oggi. 

Al ddl sul testamento biologico erano stati inizialmente presentati 2800 emendamenti, in gran parte di bandiera, non di merito

Il TESTO, di cinque articoli, prevede all'articolo la possibilità di compilare la DAT (Disposizioni anticipate di trattamento) . In base ad essa "ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi può, attraverso disposizioni anticipate di trattamento (« DAT »), esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari ivi comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Può altresì indicare una persona di sua fiducia (« fiduciario ») che ne faccia le veci e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie

E' dal 2013 che si parla dell'argomento alle Camere. Diverse le proposte di legge depositate in Parlamento. Tra le altre una petizione popolare che è stata depositata in Parlamento il 13 settembre 2013.

Anche il 6 marzo del 2015 un appello per la discussione delle proposte di legge che ha visto tra gli altri protagonista anche Emma Bonino.

 

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