Non e' indolore il passaggio di stagione del pallone. Da Kaka' a Zanetti, da Milito a Cambiasso, sono al passo d'addio giocatori che hanno lasciato un segno indelebile nel campionato italiano. Per altre meteore invece il passaggio in Italia e' stato un parcheggio . Ma emigrano anche italiani che contano: esilio dorato per Mario Balotelli al Liverpool e per Alberto Gilardino che raggiunge Lippi e Diamanti in Cina al Guangzhou. Grossa chance invece per Ciro Immobile che sostituisce Lewandowski al Borussia Dortmund. Il campionato 2014-2015 sara' quindi piu' povero: il Pallone d'oro 2007 Kaka' chiude la sua seconda fase milanista con una stagione da 30 gare e 7 gol. Vaghe tracce dei primi sei anni in cui aveva vinto tutto consentendo al Milan di incassare 65 mln per la sua cessione al Real. Il suo futuro e' all'Orlando City dopo sei mesi al San Paolo. A chiudere bottega poi e' l'ultimo tris d'assi argentini della generazione Mourinho all'Inter.
Il Capitan Zanetti lascia a 41 anni dopo 19 stagioni colme di record e 16 trofei, uno in piu' di Esteban Cambiasso, cardine del centrocampo nerazzurro per dieci anni. Meno stagioni (5) ma poderoso impatto anche per Diego Milito, una doppietta nella finale Champions di Madrid col Bayern (torna al Racing dove ha cominciato). Campione a fasi alterne invece Robinho che, dopo il lancio nel Real e nel City, al Milan ha brillato a intermittenza. I rossoneri lo hanno dato in prestito al Santos. Piu' significativi i 14 anni di di Mirko Vucinic, 101 gol in 333 partite con Lecce, Roma e Juve : guadagnera' petrodollari al Al Jazira. Lascia a 38 anni, dopo un super mondiale , Mario Yepes: chiudera' all'Independiente. Destinazione Amburgo per lo svizzero Behrami mentre il Napoli avrebbe trattenuto volentieri Reina che pero' il Liverpool ha ceduto al Bayern. Soldi arabi per il brasiliano Marquinho che la Roma ha prestato al Al HIttih.
Lascia la serie A il difensore Mustafi, campione del mondo con la Germania, che la Samp ha ceduto al Valencia; esodo al Trabzonspor per Constant. Vanno via senza suscitare rimpianti Livaja (al Rubin Kazan) e Maicosuel (all'Atletico Mineiro): il nigeriano Obinna torna al Lok Mosca, il senegalese Konate al Krasnodar (Russia) . Inter, Fiorentina e Juve infine sperano di valorizzare in prestito Taider, Matos e i Isla. Meno numerosi ma significativi gli italiani che vanno all'estero: si chiude a 24 anni la parabola in serie A di Mario Balotelli dopo due delusioni con Inter e Milan. Talento incompiuto, esuberante, stravagante, sostanzialmente ingestibile, torna in premier nel Liverpool. Ciro Immobile e' stato ingaggiato dal Borussia Dortmund e battagliera' in Bundesliga e in Champions (intanto ha vinto la Coppa di Germania battendo il Bayern di Guardiola). Alberto Gilardino dopo avere segnato 174 gol in serie A ha raggiunto Lippi e Diamanti al Guangzhou leader del campionato cinese. C'e' una squadra interessante che puo' essere schierata insieme a loro tra i ricchi emigranti del pallone. In porta Sirigu, da quattro anni al Psg. Come centrali Bocchetti (da due allo Spartak Mosca) e Ferrari che a 36 anni sverna al Montreal Impact. Molto valida la linea degli esterni bassi: Santon del Newcastle e Criscito, da quattro anni allo Zenit. Solido anche il centrocampo con i registi del Psg, Verratti e Thiago Motta. A completare la squadra l'esterno Giaccherini, del Sunderland. Il quadro degli italiani all' estero comprende anche i portieri del Sunderland Mannone e del Leeds Silvestri, i difensori Donati (Leverkusen), Caldirola (Brema), Piccolo (Cluj), Prestia (Otatul Galati), Raggi (Monaco); i centrocampisti Rossi (Cordoba), Munari (Watford) e Pisanu (Sliema Wanderers, Malta). Molti gli attaccanti: Borini tornato al Liverpool, Pelle' dopo i 50 gol in 57 partite al Feyenoord e' passato al Southampton, Piovaccari con la squadra basca dell'Eibar. Infine, a 38 anni, ancora una stagione al Montreal Impact per Di Vaio.
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