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Urbano Cairo

Urbano Cairo

La sua cordata ha conquistato Rcs

MILANO, 30 novembre 2016, 18:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In Rcs "ora ciò che voglio fare è avere tutte le deleghe e capire quando esce 1 euro perché esce e come". Lo ha detto Urbano Cairo arrivando all'assemblea di Cairo Communications dopo la vittoria dell'Ops sulla Rizzoli. E' stato "un risultato molto positivo", ha commentato poi Cairo, "al di là delle aspettative più rosee. Non potevo immaginare un risultato migliore. C'era da parte dei fondi una buona predisposizione. Sono molto contento - ha aggiunto -. Ora ci aspetta un grande lavoro in azienda". Sarà in prima linea? Gli è stato chiesto. "Sì sarò in prima linea". Come si immagina Rcs tra 5 anni? "Adesso entriamo e vediamo". Ha sentito Andrea Bonomi? "Non ho parlato direttamente con Bonomi ma con altri soggetti della cordata". 

Al via assemblea Cairo su aumento, voto maggiorato  - E' iniziata a Milano l'assemblea della Cairo Communication chiamata a deliberare l'aumento di capitale per l'emissione delle azioni necessarie all'offerta di scambio su Rcs, l'aumento di capitale per 70 milioni di euro per l'eventuale ingresso di nuovi soci nella società e la modifica dello statuto sociale con l'adozione del voto maggiorato. All'avvio dei lavori restano stabili le quote che fanno riferimento al presidente e fondatore Urbano Cairo con il 72,87% del capitale. In assemblea sono presenti azionisti per il 78,5% del capitale complessivo.

Urbano Cairo afferma di non aver ancora identificato chi andrà nel Cda Rcs o chi sarà il presidente della società sotto il suo controllo. "In merito alla composizione del cda non abbiamo ancora pensato a nulla anche, perché venerdì abbiamo saputo l'esito delle adesioni e anche per scaramanzia non fai mai questo tipo di ragionamenti - ha detto -. Non abbiamo fatto nessun ragionamento su chi sarà parte del consiglio o presidente. Al momento non c'è nulla". "Giovedì avremo i risultati definitivi dell'Opas e dell'Opa - ha aggiunto poi Cairo di Rcs -. Oggi sappiamo già che abbiamo rinunciato alla condizione relativamente al numero minimo di adesioni. Mentre la cordata concorrente hanno dichiarato inefficacia dell'offerta. Vedremo quanti migreranno e a quel punto lì sapremo esattamente. Il 4 agosto ci sarà il pagamento di chi ha migrato. A quel punto vedremo il comportamento di questo consiglio e che cosa sarà necessario fare per entrare nel consiglio, io personalmente prendendo in mano le deleghe cominciare ad operare. Potrebbe essere successivo a un'assemblea convocata per il nuovo consiglio o forse anche prima. Parleremo con il presidente del consiglio Rcs e vedremo che intenzioni hanno"

Cairo, anche con migrazione massima ci resta liquidità  - Urbano Cairo afferma che alla Cairo Communication resterà liquidità anche se tutte le azioni che hanno aderito all'Opa Imh migrassero alla sua Opas su Rcs. "Non dovremmo neanche toccare il finanziamento concesso da Intesa Sanpaolo", ha detto. "Dipende da quanti aderiranno all'offerta migrando dall'offerta dei concorrenti alla nostra - ha aggiunto -. Con il 48,8%" il costo per i 25 centesimi in contanti per azione da dare ai soci Rcs "vuol dire poco meno di 65 milioni". "L'altra offerta ha avuto il 13% di azioni circa portate in adesione. Vediamo di questi 70 milioni di azioni quante saranno portati in adesione, se fossero portate tutte sarebbero 17 milioni di euro. Sarebbe un'ammontare complessivo 80,6 milioni se tutte le azioni apportate all'offerta di acquisto migrassero. Questo consentirebbe alla Cairo di avere ancora una parte della cassa che aveva. Avevamo 108,6 milioni di liquidità prima di distribuire il dividendo" della Cairo. 

Editore ribadisce, sotto 50% ipotesi riacquisto - "Se saremo sotto il 50% posso fare un 'rab' per ripristinare il 50%". Lo ha ribadito Urbano Cairo parlando dell'ipotesi di diluirsi al di sotto del controllo assoluto della Cairo Communication nell'ambito dell'acquisizione di Rcs e di utilizzare quindi un reverse accelerated bookbuilding, un'acquisto accelerato delle azioni della società dagli investitori istituzionali. "Nel caso in cui tutti gli azionisti Rcs che hanno consegnato le azioni all'Opa concorrente migrassero all'Opas, la mia quota in Cairo scenderebbe al 47,91%. Se nessuno migrasse sarebbe al 52,7%". Lo ha chiarito Urbano Cairo nel corso dell'assemblea di Cairo Communication. L'editore alessandrino ha oggi il 72,8% della Cairo.

Cairo, pronto a rinuncia vacanze, prima comincio meglio è - "Ho dato la disponibilità a rinunciare alle mie vacanze perché prima si comincia e meglio è. Dopo di che saranno i consiglieri a fare le loro valutazioni". Lo ha detto Urbano Cairo parlando dei tempi attesi per il coinvolgimento in Rcs. Cairo è stato più volte interpellato sui tempi del 'riassetto' della governance Rcs o sui possibili candidati al Cda, ma ha ribadito più volte di aver avuto i risultati dell'Opas solo venerdì, di non averci pensato e che la mossa ora spetta all'attuale Cda di Rcs. "L'assemblea la convoca il presidente - ha detto Cairo -. Oggi è Maurizio Costa. Chi deve convocare l'assemblea su richiesta di un socio è il presidente. Il socio nel momento in cui avrà il numero di azioni sufficienti per chiedere la convocazione dell'assemblea lo farà". L'assemblea sul rinnovo del Cda potrebbe essere ad agosto? "Non lo so - ha risposto -. Stiamo parlando di una cosa che sta divenendo. Venerdì prossimo scatterà il giorno in cui coloro che hanno aderito all'Opa di Bonomi e soci potranno migrare all'Opas. Dopo 5 giorni sapremo quanti sono. Il primo settlement sarà venerdì prossimo. Il 22 luglio cominceremo ad avere il 48,8%. E' tutto in divenire".

Cairo, meno si vede mio arrivo a Corsera e meglio è  - Urbano Cairo ritiene che "trasformare il Corriere della Sera in un giornale tabloid sarebbe la cosa più pazza che uno potrebbe fare, come intervenire sulla linea politica editoriale. Penso che meno la gente si accorge che sono arrivato e meglio è", ha detto nel corso dell'assemblea della Cairo Communications dopo la vittoria dell'Opas su Rcs. "O meglio, se la gente se ne accorge perché il giornale è più ricco, è più bello, ha più argomenti di cui parla, allora bene - ha aggiunto -. Se invece è perché dice 'questo giornale una volta non avrebbe avuto questo atteggiamento, ora che succede' sarebbe un problema. Ho già detto - ha ricordato Cairo - che Luciano Fontana è un bravo direttore che conosce molto bene il Corriere, è al Corriere da 18 anni, ha fatto tutta la gerarchia, conosce la macchina. Poi tutto si può migliorare, credo sia importante la presenza di un editore che si confronta dialetticamente con il direttore" anche per dare investimenti. Nelle aziende editoriali del gruppo Cairo il direttore "è il signore padrone", e "il direttore di un giornale come il Corriere della Sera è signore e padrone con la sua redazione, con i suoi vicedirettori". Lo ha detto Urbano Cairo parlando della conquista di Rcs. Nel corso dell'assemblea dei soci, Cairo l'editore aveva accennato criticamente al fatto che delle volte nei quotidiani si facciano "venti pagine per trattare un argomento" e su questo è stato quindi interpellato in conferenza stampa. "Il direttore nelle aziende editoriali che io ho è il signore padrone - ha detto -. L'editore ha un potere, che è quello di cambiare il direttore". Poi su quello che fa il direttore o il conduttore della trasmissione "l'editore non deve intervenire. Può farlo qualora chiamato. Può dare idee, che non necessariamente vanno accettate. Ci può essere e ci deve essere un confronto, ma alla fine la decisione finale la prendono loro", i direttori. "Se ci sono tante notizie uno deve dire 'ho un giornale di x-y pagine, devo stare attento a soddisfare le esigenze dei lettori. Devo cercare di dare sempre tante altre notizie per avere il maggior gradimento possibile".

 

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