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Migranti: Canfora, inutile chiudere porto o bloccare nave

'Cambiamento epocale ora, tocca all'Europa'

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PORDENONE - "Il nostro presente appartiene a una di quelle epoche in cui massicci flussi migratori concorrono a modificare gli assetti globali: chiudere un porto o bloccare una nave può poco dinnanzi a un simile cambiamento. Sono rimedi che risolvono un problema contingente, minuscolo, non andando neppure lontanamente a scalfire l'enormità della situazione". Luciano Canfora, a pordenonelegge per presentare "La scopa di don Abbondio: il moto violento della storia" (Laterza), non ha dubbi: tocca proprio all'Europa far sì che tutto volga per il meglio.

Da un lato, per via della sua posizione culturalmente, economicamente e tecnologicamente privilegiata. Dall'altro, per ripagare un debito: "La scopa della citazione manzoniana, nei pensieri del curato di campagna, dovrebbe spazzar via le ingiustizie dal mondo", ha spiegato lo storico. "Attualmente, la più grave in assoluto è quella perpetrata dall'Europa nel secolo scorso. Dopo averne trascorso la prima metà mettendo a soqquadro le sorti del globo, abbiamo tutto d'un tratto deciso di starcene buoni e di lavarci le mani di ciò che avevamo messo in moto. Attualmente, la situazione è pessima: le potenze mondiali perseguono fini egoistici, al servizio delle élite. Ma la storia si muove inevitabilmente a spirale, e l'anelito umano verso l'uguaglianza tornerà a prevalere".

In collaborazione con:
Pordenonelegge

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