ROMA, 20 APR - Continua a crescere il numero delle donne imprenditrici, raggiungendo a fine 2016 quota 1.321.862, diecimila in più rispetto al 2015 (+0,72%). Donne che dirigono ristoranti e alberghi, si occupano della cura e del benessere della persona, gestiscono aziende agricole o interpretano l'Italian Style nel settore della moda. Lo rileva l'Osservatorio per l'imprenditorialità femminile di Unioncamere, nell'evidenziare che i settori che totalizzano il 70% delle attività sono commercio, agricoltura, servizi di alloggio, ristorazione, alla persona e manifatturiero. Il tutto andando a rappresentare il 21,8% del totale delle imprese esistenti in Italia.
Mediamente il peso delle donne imprenditrici è pari ad un quinto del totale ma in alcuni ambiti produttivi la loro incidenza è molto più elevata. A partire dalle attività dei servizi, dove le 120 mila realtà sono oltre la metà del settore. Le 15.200 imprese femminili della sanità rappresentano, invece, secondo l'Osservatorio, circa il 38% del totale, c on una presenza determinante soprattutto nell'assistenza sociale. Nel settore del noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese, le 50 mila aziende guidate da donne sono il 26%, grazie soprattutto alla elevata presenza tra agenzie di viaggio e servizi per tour operator. Sono, infine, 97 mila le donne di impresa nel manifatturiero che rappresenta poco meno del 17% del totale.
In collaborazione con: