MILANO - La legge sul franchising del 2004 "in linea generale funziona e non ha grandi problematiche strutturali", ma richiede "un ammodernamento". E' quanto sostiene Elena Fissore, senatrice Pd e membro della Commissione Industria di Palazzo Madama, arrivando al Salone del Franchising, dove ha incontrato le associazioni del settore (Assofranchising, Confimprese, Federfranchising e Iref) e gli organizzatori del Salone.
"Da un anno sto approfondendo il mercato del franchising con l'aiuto di alcuni operatori, che mi hanno sollecitato ad occuparmi di questo tema rilevando la necessità di un ammodernamento della normativa", spiega Fissore, aggiungendo che è stato predisposto un testo di riforma, ma ''è migliorabile''. Per cui ora si aprirà un confronto con le Associazioni di categoria e un'eventuale proposta di legge non approderà in Commissione prima del 2015. Le modifiche sul tavolo riguardano principalmente il rapporto tra franchisor e franchisee con l'obiettivo di "migliorare la chiarezza tra le parti", spiega la senatrice, aggiungendo che bisogna considerare che ''si tratta sempre di un rapporto tra imprenditori'', nel quale però "il franchisee è l'anello un pochino più debole". "Spesso - osserva - si tratta di persone che utilizzano la liquidazione o i risparmi di famiglia per creare una nuova attività''. Altri aspetti da migliorare riguardano lo scambio di informazioni tra franchisor e franchisee e alcuni criteri contrattuali.
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