ANCONA - L'export delle Marche ha ripreso a correre nel 2016, dopo il calo dell'anno precedente. Con i 12 miliardi di euro di esportazioni raggiunti (+5,6%, contro il +1,2% della media Italia), dice il Rapporto Export 2017 di Sace, società che insieme a Simest costituisce il polo dell'internazionalizzazione di Cdp, le Marche sono l'8/a regione italiana per vendite all'estero: Sace e Simest hanno mobilitato 347 milioni di euro a sostegno di oltre 600 aziende marchigiane, soprattutto Pmi, nei loro primi passi verso l'export o che vogliono rafforzarsi all'estero. Nel primo semestre 2017 si è avuto però un calo (-1,2%), malgrado l'aumento dell'export extra Ue (+9,5%).
Il 2016 si chiude con un aumento del 9% delle esportazioni verso Paesi Ue e dello 0,7% verso Paesi extra Ue. Il 61% dei prodotti è venduto in Europa, mentre il 39% era destinato a Paesi extra Unione: Germania, Belgio, Francia, Usa, Regno Unito assorbono il 40% dei prodotti delle Marche. Il 70% dell'export riguarda prodotti dei settori Tessile e Abbigliamento, Farmaceutica, Meccanica strumentale, Apparecchi elettrici. Il 20% è costituito da mobili, gomma e plastica, legno e carta, chimica e mezzi di trasporto. Questi gli incrementi più significativi: +44% Prodotti farmaceutici, +41,4% Mezzi di trasporto, +8,7% Legno, Carta e Stampa, +7,6% Alimentari.
Nel primo semestre 2017 c'è invece una diminuzione delle esportazioni (-1,2%; -7,5% verso Paesi Ue, +9,5% extra Ue). Nonostante la crescita di alcuni settori (+8,9% Metallurgia +8,7% Meccanica strumentale, +25-30% Chimica e Mezzi di trasporto) e aree geografiche di espansione (+12% Spagna, +25,4% Cina) il segno meno prevale, in particolare a causa della flessione delle vendite nella Farmaceutica, specialmente in Germania e Belgio.
In collaborazione con: