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Imprese: export rallenta ma resta carta vincente

Sace Simest e Intesa Sanpaolo sostengono pmi

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TORINO, 2 OTT - Dazi e guerre commerciali incombono sulle performance delle imprese piemontesi, che registrano un rallentamento dell'export, ma internazionalizzazione e innovazione restano la carta vincente. Concordano su questo gli imprenditori presenti al convegno organizzato da Sace Simest, il polo dell'export del gruppo Cdp, e da Intesa Sanpaolo nel grattacielo disegnato da Renzo Piano a Torino.
"L'export offre un contributo decisivo alla crescita italiana, un vero patrimonio da difendere, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale", sottolinea Alessandro Decio, amministratore delegato di Sace che solo nell'ultimo anno ha mobilitato oltre 900 milioni di euro a sostegno dei piani di crescita estera di più di 1.200 imprese piemontesi. Anche Simest sostiene le aziende della regione nei loro piani di investimenti per crescere all'estero: "Abbiamo in portafoglio partecipazioni di minoranza in ben 30 aziende piemontesi, per un investimento complessivo di 45 milioni di euro", spiega il presidente Salvatore Rebecchini.
"Circa 10 punti percentuali è la differenza di crescita del fatturato nel periodo 2008-2016 tra aziende internazionalizzate e aziende che non lo sono. L'internazionalizzazione rimane un fattore di successo e di resilienza", afferma Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Per la vicepresidente di Confindustria, Licia Mattioli, "il Piemonte è un territorio a fortissima vocazione industriale, innovativo, che sta soffrendo a causa dei dazi. Bisogna continuare a promuovere accordi di libero scambio".
I leader di tre imprese - il presidente e ad di Sanlorenzo Yacht, Massimo Perotti, Agostino Re Rebaudengo, presidente di Asja Ambiente Italia e Alberto Ribolla, presidente di Mecaer Aviation Group - spiegano le loro strategie e le opportunità offerte dai mercati internazionali. "Non dobbiamo fare dimenticare a chi ha responsabilità di governo quanto la crescita dipenda dall'estero, non bisogna abbassare la guardia", avverte il presidente di Sace, Beniamino Quintieri.

In collaborazione con:
Sace

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