BERGAMO - L'export lombardo non dovrebbe risentire della recente politica dei dazi su acciaio e alluminio imposta dalla presidenza di Donald Trump negli Usa, vista l'esenzione concordata al mercato comune nel suo complesso. Tuttavia è importante tenere monitorata l'evoluzione delle relazioni che, in caso di un'escalation, potrebbero colpire soprattutto il settore automotive lombardo, molto importante per l'economia della provincia bergamasca. E' quanto emerge dalla Mappa dei rischi Sace Simest 2018 illustrata durante il roadshow 'L'export lombardo tra dazi, Trump e instabilità geopolitica' a Bergamo. "Le imprese lombarde hanno da tempo avviato un percorso di sviluppo all'estero di successo, convinte che export e internazionalizzazione siano leve imprescindibile per la crescita e la competitività" ha sottolineato l'amministratore delegato di Sace (gruppo Cdp), Alessandro Decio. "Le imprese lombarde hanno da tempo avviato un percorso "Consapevoli del forte potenziale di questo territorio - ha aggiunto - siamo vicini alle eccellenze produttive lombarde, e in particolare a quelle bergamasche, che attraverso il nostro punto di contatto presso Confindustria Bergamo, potranno conoscere tutte le soluzioni offerte da Sace Simest e cogliere le migliori opportunità provenienti sia dai avanzati già consolidati sia da quelli emergenti".
Il presidente di Simest, Salvatore Rebecchini, ha sottolineato come 'per continuare ad essere competitivi in un mondo in cui le barriere stanno aumentando, occorre puntare non solo sull'export ma anche sulla produzione all'estero, affiancando il Made in Italy con il Made with Italy".
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Sace