Arrigo Cipriani, classe 1932, vincitore del premio fondazione Birra Moretti per la diffusione della cultura alimentare, è un imprenditore globale, scrittore e giornalista. Patron dell'Harry's Bar di Venezia (fondato dal padre Giuseppe nel 1931 e dichiarato nel 2001 patrimonio nazionale dal Ministero dei Beni Culturali) e ambasciatore dell'accoglienza Italian Style nel mondo, con oltre 20 attività aperte in sessant'anni a Venezia, NY, Londra, Miami, Hong Kong, Ibiza, Montecarlo, Abu Dhabi, Dubai, Riyadh, Città del Messico e Los Angeles. Autore di diversi libri, tra cui: Eloisa e il Bellini (Longanesi, 1986), Il mio Harry's Bar (Sperling & Kupfer, 1991), Anch'io ti amo (Baldini Castoldi Dalai, 1996), La leggenda dell'Harry's Bar (Sperling & Kupfer, 1997), L'Elogio dell'accoglienza (Aliberti, 2017), con Feltrinelli ha pubblicato Prigioniero di una stanza a Venezia (2009), Non vorrei far male a nessuno (2011) e Stupdt o l'arte di rialzarsi da terra senza l'aiuto dei barellieri (2014). Ha collaborato come giornalista pubblicista con il Corriere della Sera, Il Gazzettino, La Nuova Venezia e alcuni periodici e condotto lezioni e conferenze in giro per il mondo. Arrigo Cipriani dice di sé: "Sono l'unico uomo al mondo che si chiama come un bar, non viceversa".
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