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Fiere: festa 50 anni Marmomacc a Verona, settore che traina

Export +5,2% primi 6 mesi. Squinzi, qui Italia ha eccellenza

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VERONA - Nozze d'oro per Marmomacc, il salone internazionale dei marmi, i graniti e la pietra naturale, che oggi ha aperto a Veronafiere la cinquantesima edizione, in programma fino a sabato 3 ottobre. All'inaugurazione sono intervenuti il sottosegretario all'economia e finanza, Enrico Zanetti, ed il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Sono 1524 gli espositori presenti all'edizione del cinquantennale; di questi, 936 sono gli stranieri, provenienti da 55 nazioni.

"E' un settore importante per numeri e trend di crescita - ha detto Zanetti -, sia nella materia prima, ma soprattutto molto confortante nel comparto dei macchinari per la lavorazione". "Questa di Marmomacc - ha aggiunto - è un'edizione doppiamente importante perché celebra il cinquantesimo anniversario ed è fondamentale che il Governo dimostri vicinanza a questo settore che rappresenta uno degli emblemi del made in Italy".

"E' un settore molto orientato all'export, dove l'Italia ha un ruolo di eccellenza mondiale. Quindi va tutto bene", ha aggiunto da parte sua Giorgio Squinzi.

Il leader degli industriali ha ribadito l'importanza strategica dell'internazionalizzazione: "Abbiamo sempre insistito con l'Ice per sostenere il processo di internazionalizzazione delle imprese ed avere una presenza più forte sul mercato globale". "Credo che quello che il Governo sta facendo, sulla spinta del viceministro con delega all'internazionalizzazione Carlo Calenda - ha concluso Squinzi - sia degno di nota e condivisibile".

E i dati diffusi dall'Osservatorio Marmomacc-Confindustria Marmomacchine indicano per in Made in Italy ancora in crescita nel comparto lapideo. Nel primo semestre del 2015 l'export italiano di marmi, graniti e pietre naturali ha registrato un aumento del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, sfiorando quota 1,6 miliardi di euro di ordinativi dall'estero. Un trend spinto da prodotti finiti e semilavorati che hanno toccato un incremento del 7,3% rispetto al periodo gennaio-giugno 2014, con vendite pari a 777 milioni di euro. Boom per le esportazioni di macchine e tecnologie italiane di estrazione e lavorazione: +28,8% con un controvalore di 616,1 milioni di euro (+28,8%); al contrario i materiali grezzi registrano una flessione del 2,3% attestandosi ad un volume d'affari che supera i 201 milioni di euro.

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha evidenziato che "alla Fiera di Verona sono presenti le aziende leader internazionali e il fatto che ci siano 140 paesi significa che i veneti sanno esportare". "E' un settore che cresce - ha aggiunto il governatore - e cresce bene, sul quale bisogna investire. Non è un caso che oggi sia organizzata in Veneto la fiera più importante non solo per la materia prima, ma anche per le tecnologie, che rappresentano il 77% delle esportazioni". "E in questo contesto - ha concluso - le Pmi sono un modello vincente in tanti comparti. Se l'Italia cresce lo fa grazie a realtà come il Veneto".

Il presidente di Veronafiere, Ettore Riello, ha posto l'accento sul "risultato straordinario di questa manifestazione. Marmomacc compie 50 anni ed ha profonde radici con Verona , ma al tempo stesso è una grande vetrina sul mondo". "E le macchine e il design - ha proseguito Riello - sono stati due grandi elementi di svolta per riqualificare l'intero settore che si conferma come una delle formidabili eccellenze del made in Italy". Infatti "The italian store theatre" è lo slogan che accompagna la 50/a edizione di Marmomacc. Durante i quattro giorni di rassegna sono attesi 60mila visitatori. "Si tratta - ha sottolineato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - di operatori specializzati in arrivo da 140 paesi. La manifestazione riveste quindi un ruolo strategico per il comparto, riconosciuto anche dal Ministero per lo Sviluppo Economico che l'ha inserita nel Piano di promozione straordinaria del Made in Italy". In questa edizione di Marmomacc si registra il debutto assoluto di Albania, Bosnia Erzegovina, Camerun, Georgia e Venezuela.

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