TORINO - "Il mondo cambia molto velocemente e così le esigenze delle aziende. Bisogna essere player mondiali, perché, a restar piccoli, o si resta artigiani di nicchia oppure i grossi gruppi internazionali sono destinati ad assorbirti". C'è tutta la grinta e la capacità innovativa dell'imprenditoria italiana nelle parole di Giorgio Tadolini. Sessant'anni fa la sua famiglia ha fondato una piccola azienda a Mathi Canavese, nel Torinese, diventata leader mondiale nella produzione di cinghie e sistemi di trasmissione, che punta a crescere ancora.
"Anni fa abbiamo fatto una scelta di internazionalizzazione, siamo presenti con stabilimenti produttivi in tantissime nazioni e abbiamo 17 stabilimenti di produzione e 35 centri di distribuzione", spiega l'imprenditore, che di Megadyne è l'amministratore delegato. La recente acquisizione da parte del colosso svizzero dell'Asset Management Parners Group "ci permette di fare un altro passo in avanti, perché riconosce il valore strategico unico di Medadyne". E getta le basi per una nuova operazione, il merger con Ammeraal Beltech, azienda dei Paesi Bassi che produce distribuisce e sviluppa nastri trasportatori e catene modulari per una vasta gamma di applicazioni industriali.
"La nostra intenzione è di conservare una grossa parte della corporate in Italia, e in particolare a Mathi, anche se le nuove dimensioni internazionali sposteranno gli interessi anche in altri Paesi - spiega Tadolini - E vogliamo anche continuare a crescere con l'unità produttiva di Mathi e con quella di Milano". Nelle parole di Tadolini, che sarà l'Executive Chairman del nuovo Gruppo, non c'è il timore di vedere l'azienda fondata dal padre nel 1957 finire in mani altrui. "Questa operazione è una opportunità - sostiene -: perché corona il sogno di qualsiasi imprenditore, che è quello di capitalizzare il proprio lavoro. E poi perché mette l'azienda nelle condizioni di avere un sviluppo veloce. Avere come socio un gruppo finanziario come Partners Group vuole dire avere possibilità infinite di sviluppo".
L'obiettivo, ora, è la Borsa. "Vogliamo arriva alla quotazione nei prossimi tre o quattro anni - conclude Tadolini - Su che piazza non lo sappiamo ancora, ma riuscirci vuol dire diventare un player importante alla portata di molti investitori".
In collaborazione con:
Megadyne