ROMA - L'Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il con-trasto delle malattie della Povertà (INMP) è un ente pubblico vigilato dal Ministero della Salute, centro di riferimento della Rete nazionale per le problematiche di assistenza in campo sociosanitario legate alle popolazioni migranti e alla povertà, nonché centro per la mediazione transculturale in campo sanitario. L'impegno dell'Istituto è fronteggiare, all'interno del Servizio sanitario nazionale (Ssn), le sfide sanitarie delle popolazioni più vulnerabili. Nell'Istituto operano anche 29 mediatori transcul-turali provenienti da 19 Paesi, che parlano 30 lingue.
- IL POLIAMBULATORIO DI ROMA
Dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2015 sono state effettuate presso il poliambulatorio INMP circa 307 mila visite, per un totale di 85 mila persone (in media 3,6 accessi per paziente), tra cui italiani di diverse fasce sociali e molti immigrati di varie nazionalità. I principali problemi di salute riguardano malattie della cute (20%) e degli organi di senso (in particolare occhio e orecchio, 19%), malattie infettive e parassitarie (10%) e condizioni patologiche a carico dell'apparato digerente (in particolare cavo orale, 9%).
- ASSISTENZA SOCIOSANITARIA AI MIGRANTI SBARCATI A LAMPEDUSA
L'INMP ha stipulato con il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno una Convenzione per lo svolgimento di prestazioni sanitarie specialistiche nel centro di primo soccorso e assistenza (CPSA) dell'isola di Lampedusa dove si assicura l'assistenza sanitaria di base per i migranti temporaneamente presenti. In particolare, l'INMP ha messo a disposizione un team costituito da medici specialisti in infettivologia e in dermatologia, uno psicologo clinico, un antropologo e due mediatori transculturali esperti in ambito sanitario. Nel periodo maggio-novembre 2015, sono state effettuate 4.919 visite mediche specialistiche, 255 colloqui psicologici, 113 interviste antropologiche e alcune migliaia di mediazioni transculturali in lingua araba, francese, inglese, tigrina e amarica. I pazienti, in prevalenza giovani, maschi, provenienti da Eritrea, Nigeria e Somalia, non sono portatori di gravi malattie infettive e diffusive, ma di comuni affezioni dermatologiche facilmente curabili, quali scabbia, pediculosi, impetigine e dermatite da contatto.
- ATTIVITÀ SOCIOSANITARIA SUI MIGRANTI IN TRANSITO A ROMA
A seguito dell'intensificarsi degli arrivi via mare, si è registrato a partire dal mese di aprile 2014 un cospicuo aumento delle presenze immigrate all'interno di insediamenti spontanei o edifici spesso in stato di abbandono, situati nell'area metropolitana di Roma. Questo nuovo fenomeno ha visto coinvolti prevalentemente migranti in transito, molti dei quali intenzionati a richiedere asilo in altri Paesi del Nord Europa. Si tratta di una tipologia diversa dal "migrante economico". Sono persone che fuggono da drammatiche situazioni di guerra o carestia, non rientrano nel sistema di accoglienza per richiedenti protezione internazionale, transitano per brevi periodi (da pochi giorni a qualche settimana) sul territorio nazionale, non godono di copertura sanitaria e non si rivolgono facilmente ai servizi sociosanitari. Per offrire loro assistenza, dal 2014 l'INMP è impegnato in un piano di intervento socio-sanitario insieme ad altre istituzioni pubbliche e umanitarie. Dal 2014 a oggi le équipe sanitarie hanno raggiunto circa 12 mila persone, in prevalenza maschi (88%) e giovani (età media 22 anni) provenienti da Eritrea e Somalia.
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