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Giffoni: Cotroneo, Sirene, fantasy sul nostro mondo

La serie di Rai1 con Calzone e Argentero debutta a novembre

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(di Francesca Pierleoni)

GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO) - ''Quattro sirene che portano storie diverse e si confrontano, nel nostro mondo, con la vita umana. Attraverso di loro possiamo guardarci un po' da fuori e vedere quante cose stupide facciamo, a causa, ad esempio, della discriminazione, o la dittatura dell'apparenza ''. Così lo sceneggiatore Ivan Cotroneo definisce le protagoniste di 'Sirene', serie comedy - fantasy diretta da Davide Marengo in arrivo a novembre su Rai1 di cui sono state presentate in anteprima alcune scene al Giffoni Film festival.
''Con Sirene la Rai tenta una strada nuovissima per l'Italia quella di usare il fantasy e tanti effetti speciali - dice il direttore di rai Fiction Tinni Andreatta - per raccontare il mondo di oggi attraverso quello magico di una famiglia di sirene''. La trama ruota intorno a un gruppo di queste magiche creature marine che arriva a Napoli per inseguire l'ultimo tritone rimasto nel Mediterraneo con cui procreare. Ad interpretarle ci sono Maria Pia Calzone ("Abbiamo tolto la pistola a Donna Imma e le abbiamo messo una coda" scherza Cotroneo, riferendosi al ruolo in Gomorra che l'ha resa famosa), nel ruolo di Marika, mamma di Irene (Denise Tantucci), Yara (Valentina Bellè) e la piccola Daria (Rosy Franzese, sette anni, presente oggi al Festival). Nel cast anche Luca Argentero, che sfoggia una parlata napoletana, Ornella Muti, Massimiliano Gallo, Monica Nappo e Michele Morrone, nel ruolo del tritone Ares. Tra le sequenze mostrate, c'è anche quella della prima uscita delle protagoniste dal mare, già in forma di donne.
''Affrontiamo temi diversi. Ad esempio, attraverso Daria (Franzese), piccola sirena abituata a relazionarsi solo con i pesci e le sue sorelle, raccontiamo una storia di amicizia - dice Cotroneo -. Invece Irene (Tantucci) costretta ad andare a scuola, inizierà a conoscere il mondo dei social''. Rosy Franzese sintetizza così la storia: ''Stiamo cercando il tritone che è scappato dal mare, perché si è scocciato ed è andato sulla terra. Noi lo seguiamo, e incontriamo un umano, Salvatore. Da quel momento cominciamo a fare dei guai''. Delle Sirene, continua Cotroneo, ''si vedranno anche tutti i poteri. Comunicano fino a un certo punto telepaticamente ma per le interferenze coi cellulari dovranno parlarsi come gli umani e hanno anche poteri di persuasione e di controllo sul tempo''. Alla Rai ''interessa raccontare i ragazzi in modo credibile, con la loro forza di scoperta del mondo -dice Tinni Andreatta -. Da una parte le sirene hanno sguardo sulle cose della prima volta. Sono meno aggressive, tra di loro non ci sono violenze o bullismo. Dall'altra parte sono una comunità femminile in cui le donne sono forti e gli uomini sono deboli e dovranno confrontarsi con una società che è molto diversa. Dovranno passare attraverso la comprensione dell'altro. Uno sceneggiatore come Ivan Cotroneo è capace di creare racconti ambiziosi, in questo caso su un mondo diverso come quello delle sirene, attraverso la verità della nostra realtà''. Centrale anche l'ambientazione napoletana: ''E' una città con una ricchezza straordinaria. Noi raccontiamo una Napoli incantata, quella di chi la scopre per la prima volta'' aggiunge il direttore di rai Fiction. Nel capoluogo campano, ricorda ''ambientiamo anche I bastardi di Pizzofalcone, che tornerà il prossimo anno e stiamo per iniziare le riprese de L'amica geniale (dai romanzi di Elena Ferrante, ndr), la storia di un'amicizia femminile, raccontata nel primo libro da due bambine e due adolescenti''.

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