Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Post-it

Post-it

Mondo tlc promuove Industria 4.0; Recchi,piano virtuoso

Presidente Telecom, bene la fibra ma no cattedrali nel deserto

Post-it

CAPRI (NAPOLI) - L'industria delle tlc promuove il piano Industria 4.0 varato dal Governo, programma che ha al centro gli investimenti in innovazione e che potrebbe essere ancora più 'appetitoso', grazie alla possibilità di inserire il superammortamento per gli investimenti in fibra nelle aree grigie. Il lavoro che il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda ha presentato pochi giorni fa e che finirà nella Legge di Bilancio è stato al centro del tradizionale appuntamento annuale di Capri che EY dedica al digitale.

A illustrare il piano nel dettaglio è stato proprio il ministro Calenda, in un videointervento nel quale ne ha ribadito i punti principali per la spinta degli investimenti, aggiungendo anche una ulteriore possibile misura per la diffusione della fibra nelle aree grigie, quelle dove c'è il 70% delle imprese, ma che non sono particolarmente 'interessanti' per il mercato e dove non è possibile l'intervento diretto dello Stato: "Stiamo ragionando - ha annunciato Calenda - su cosa si può fare per incentivare l'offerta. Una delle analisi non conclusa consiste nella possibilità di considerare parte di questi investimenti nel superammortamento: è un ragionamento aperto anche con Bruxelles, perché le aree grigie sono un pezzo che realmente cambia il sistema produttivo italiano". E sempre sul fronte europeo, prosegue il ministro, "la discussione che dobbiamo aprire il prossimo anno a Bruxelles è sull'esistenza in vita del fiscal compact", perché "è evidente che non funziona più, non lo sta rispettando nessuno". In particolare, "le regole - ha ribadito Calenda - non stanno funzionando, in particolare sul tema degli investimenti", quando invece "si costruisce una società che va avanti" proprio "con gli incrementi degli investimenti pubblici e privati, che vanno considerati fuori dal patto di stabilità.

L'ad di EY Donato Iacovone ha parlato di un piano che ha "tanti pregi, quello di affrontare finalmente in un'ottica globale il tema della trasformazione digitale, puntando con forza sulla necessità di una cabina di regia composta da Governo e da rappresentanze dell'imprenditoria, degli atenei, dei centri di ricerca". "Da qui in poi - ha proseguito Iacovone - nessuno potrà più prescindere dal cambiamento epocale che il digitale sta apportando al nostro sistema produttivo, industriale, dei media e dei servizi".

L'a.d di Microsoft Italia Carlo Purassanta ha osservato che ormai "a livello normativo è rimasto ben poco come freno" e quindi adesso "bisogna più afferrare l'opportunità che stare a guardare cos'è che manca". Forte apprezzamento è stato espresso anche dal numero uno di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, secondo cui si tratta di "un piano altamente virtuoso, molto strategico per il Paese e che creerà infinite opportunità". Il presidente ha poi colto l'occasione non solo per smentire presunti dissidi al vertice del gruppo ("Non c'è mai stata tanta unità") ma anche per fornire qualche aggiornamento sugli investimenti che Telecom sta facendo nella fibra: "Abbiamo cablato nell'ultimo anno un'area grande come l'Austria e avanziamo di una Torino al mese", ha rivendicato. Tuttavia, ha avvertito, "è inutile costruire un'infrastruttura se nessuno la compra": quindi non è il caso di "costruire cattedrali nel deserto", perché "è vero che prima deve venire l'offerta", ma "non possiamo stare 10 anni davanti alla domanda, non possiamo permetterci scelte non sostenibili nel medio periodo, è un rischio come operatore". Diverso è il discorso delle aree bianche, quelle nelle quali l'investimento è a carico dello Stato grazie ai bandi Infratel che, però, sono finiti sotto la lente della giustizia amministrativa per i ricorsi presentati da Telecom e Fastweb: una prima risposta è arrivata oggi dal Tar del Lazio, che deciderà direttamente nel merito il ricorso di Fastweb il prossimo 14 dicembre. Per diffondere la banda ultralarga nelle aree grigie, vale a dire quelle in cui si prevede la presenza di un solo operatore ma dove lo Stato non può intervenire in maniera diretta come fa in quelle bianche, il Governo pensa alla possibilità di prevedere il superammortamento per parte degli investimenti delle imprese nell'internet veloce, ha infatti spiegato Calenda. "Noi - ha illustrato il ministro - abbiamo dato grande attenzione alle aree bianche, dove sono partiti i bandi, ma sono cruciali quelle grigie, dove c'è il 70% delle imprese". Uno strumento possibile per far sviluppare la rete è il voucher, che è un incentivo alla domanda, "e la Commissione Ue lo ammette, ma non si risolve tutto con i voucher. Stiamo ragionando su cosa si può fare per incentivare l'offerta".

Archiviato in


Modifica consenso Cookie