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Emergenza terrorismo la più sentita dagli italiani

Meno in piazza e meno viaggi all'estero, ma tecnologie aiutano

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MILANO - Gli italiani sono sempre più preoccupati dall'emergenza terrorismo, secondo timore in assoluto dopo i problemi dovuti all'Economia, ma prima ancora di Salute e Ambiente. Il 43% partecipa meno ad eventi in piazza e altrettanti viaggiano meno all'estero, ma si sentono rassicurati dalle tecnologie dalle quali cercano aiuto per vincere le paure e per non cambiare le proprie abitudini. E' questa l'immagine sulla sensazione di sicurezza nell'Italia del 2017 secondo una ricerca di Ipsos presentata oggi a Milano in occasione della conferenza di presentazione di Sicurezza 2017, la Rassegna internazionale della Security in programma a Fiera Milano a Rho dal 15 al 17 novembre.
La paura del terrorismo è molto più sentita ora rispetto a quanto era emerso in una identica ricerca eseguita due anni fa. Sono sempre di più, il 43%, gli italiani che dicono di sentirsi poco sicuri fuori casa, nelle piazze, nelle manifestazioni affollate, nei cinema e teatri e in generale nelle grandi città. Nel 2015 a indicare il terrorismo come un elemento di preoccupazione era infatti il 35%. Ora il rischio di essere potenziali vittime di attentati è addirittura vicino al timore di furti e rapine cui è sensibile il 47% degli italiani (era il 49% nel 2015). Al terzo posto c'è il timore per l'emergenza immigrazione col 34% (era il 35% due anni fa). I segnali positivi vengono da parte di quanti attribuiscono un valore dissuasivo ai sistemi di sicurezza e per questo non intendono cambiare le proprie abitudini. Erano il 33% due anni fa, oggi arrivano al 35% quelli che si sentono sicuri e sono passati dal 56 al 59% gli abbastanza sicuri, grazie alla scelta di dotazioni avanzate di security. Resta costante (più dell'80%) la percentuale di quanti si sentono sicuri con dotazioni tradizionali.
Il 30% degli italiani dichiara comunque di voler investire in sistemi di sicurezza per la propria casa e le proprie attività per una cifra media di 1.270 euro, ma il 60% è disposto a investire fino a 2000 euro privilegiando la qualità rispetto al risparmio. Conciliare privacy e sicurezza è un altro tema delicato per gli italiani. Ma, se si tratta di scegliere tra opportunità di sentirsi sicuri e diritto alla riservatezza, si conferma, come già nel 2015, la preferenza per la sicurezza, espressa dal 59% degli intervistati.

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