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  • La Dante in Argentina: De Bortoli,difendere libri e librerie
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La Dante in Argentina: De Bortoli,difendere libri e librerie

'Lectio magistralis' nel Congresso di Buenos Aires

BUENOS AIRES ANSAcom

"I libri sono il miglior antidoto contro le 'fake news', ha sostenuto oggi a Buenos Aires il giornalista, editore e consigliere centrale della 'Società Dante Alighieri', Ferruccio de Bortoli in una 'lectio magistralis' tenuta nella prima giornata dell'83/o Congresso della associazione apertosi a Buenos Aires. La conferenza, intitolata 'L'eterna giovinezza del libro di carta (e delle librerie, luoghi di incontro e di socialità)', ha voluto essere un omaggio al libro, alla lettura e ai grandi autori che hanno svolto la funzione di portavoce della cultura italiana nel mondo.

"Credo che vi sia una emergenza culturale che il legame profondo tra i due Paesi e l'attività della Dante Alighieri possono contribuire ad affrontare. L'esperienza, qui in Argentina, di Dante 2018 con la lettura collettiva della Commedia - cento canti in cento giorni - è stata straordinaria".

Evocando la forte caduta del mercato editoriale argentino negli ultimi anni, De Bortoli ha affermato comunque che "il libro deve essere un bene di prima necessità. Non arrendiamoci. Il possesso di smartphone dà accesso a molte immagini e parole, un mondo infinito, ma non possiamo ritenere che sia un buon indice di lettura". "I libri della nostra vita - ha poi detto - sono oggetti dai quali non vorremmo mai separarci. Perché la lettura è una esperienza intima. Personale, solitaria e universale insieme. E il percorso di lettura lo decidiamo noi. Non un anonimo algoritmo che guida le nostre emozioni sulla Rete".

Insomma, ha proseguito, "il libro che abbiamo comprato, letto, sottolineato, plasmato con le nostre mani è ormai una edizione unica. Ha il nostro, invisibile, ex libris. Fa parte di noi, della nostra vita. E conserva, ecco un altro dato straordinario, un'importanza vitale nell'educazione dei bambini". Nella parte finale del suo intervento, De Bortoli ha rivelato che la presidenza della Dante Alighieri è impegnata a "riaprire la libreria di calle Tucuman, qui a Buenos Aires e dunque dare vita a un nuovo presidio culturale in lingua italiana". Oggi, ha osservato, "aprire una libreria è una sfida temeraria. Perché una libreria, nell'era del commercio elettronico, non è una 'rivendita di articoli vari'. Ma un luogo dove ci si incontra, dove si respira l'anima, il colore e il sapore delle nostre civiltà".

Ed ha ricordato infine il valore dell''incontro fortuito' con i libri: "Il lettore che entra in una libreria non è guidato da nessun algoritmo che gli propone, come in Rete, la riproposizione di altri titoli coerenti con le sue precedenti letture. Vive l'esperienza della casualità".

In collaborazione con:
Società Dante Alighieri

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