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Bufera nel M5s, Grillo: 'Scegliere, o di qua o di là'

Bufera nel M5s, Grillo: 'Scegliere, o di qua o di là'

Lezzi-Morra, "si voti di nuovo". A Senato metà gruppo a rischio

11 febbraio 2021, 13:40

Redazione ANSA

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Barbara Lezzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Barbara Lezzi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Barbara Lezzi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dilaniato, nel caos, con una rivolta contro i vertici al Senato in corso: il Movimento 5 Stelle si avvia al voto di fiducia al governo Draghi sull'orlo dell'implosione. Sin dalla mattina entrano in campo gli ortodossi: prima il grande ex Alessandro Di Battista, poi i senatori Nicola Morra e Barbara Lezzi. L'obiettivo è unico: votare No al nuovo governo. E sotto accusa finisce il quesito posto su Rousseau: "è un inganno, il super-ministero alla Transizione ecologica citato non esiste". Ma l'Opa dei "contras" potrebbe non essere solo parlamentare. "Vogliono prendersi il Movimento", accusa un esponente dell'ala governista. Nel pomeriggio, ad un certo punto, i senatori scelgono di autoconvocarsi alle ore 18. Sotto accusa c'è l'intero direttivo a Palazzo Madama, a cominciare dal capogruppo Ettore Licheri. I "descamisados" vogliono la testa di chi ha condotto le trattative per il nuovo governo. Con un'appendice: l'ex governatore della Bce ha lasciato uno spazio quasi inesistente alle scelte dei partiti per i ministeri. Sul dicastero del Sud finito nelle mani di Mara Carfagna gli ortodossi gridano vendetta. E anche il fisico Roberto Cingolani, che secondo i vertici del M5S, è stato voluto proprio da Beppe Grillo, finisce sotto accusa. "Non posso accettare di poter avere fiducia in un governo che mi sembra essere "Jurassic Park, con il recupero di mostri che hanno popolato il passato. Il M5S deve tornare ad essere una forza a difesa dei valori per cui è nato. Altrimenti sfiorirà", è la trincea di Morra. Lezzi, dal canto suo, guida una sorta di class action di decine di attivisti per chiedere, in una mail inviata a Grillo, a Vito Crimi e al Comitato di Garanzia, che si rivoti su Rousseau. 

Questa mattina ho inviato, insieme ad alcuni colleghi, una mail al Capo Politico, al Comitato di garanzia e al Garante...

Pubblicato da Barbara Lezzi su Sabato 13 febbraio 2021

Il malcontento si allarga, i dubbi sul governo Draghi crescono. "Al Senato ne perdiamo la metà", è la fosca previsione di un deputato. E, a testimonianza del clima, la congiunta che era stata ipotizzata per la serata non si tiene. Si riuniranno solo i membri della Camera. "I senatori non hanno voluto", spiega una fonte parlamentare del Movimento. Ma anche a Montecitorio il malumore è tangibile. Giuseppe D'Ambrosio, deputato alla seconda legislatura, annuncia di lasciare il Movimento: "io non dimentico chi sono", è il suo messaggio d'addio. Anche un esponente vicino a Roberto Fico come Giuseppe Brescia, non nasconde i suoi dubbi sul nuovo esecutivo. Senza contare i "dibattistiani" alla Camera, da Alvise Maniero a Pino Cabras, con un piede già fuori dal gruppo. I vertici, per ora, tengono il punto. E, soprattutto, tiene il punto Grillo.

"13 febbraio 2021. Vi ricorderete questa data. Perché da oggi si deve scegliere. O di qua, o di là. Scegliere le idee del secolo che è finito nel 1999 oppure quelle del secolo che finirà nel 2099. Se il 2099 è un'astrazione, allora prova così. Metti lo smartphone in modalità aereo e vola con la fantasia. Chiudi gli occhi. Visualizza il tuo nipotino. Visualizzalo nonno. Coi capelli bianchi, la prostata così così. Commuoviti". Così Beppe Grillo sul blog. "Se hai capito questo, è perché hai sentito. Perché per capire col cervello bisogna prima sentire col cuore. E' di una transizione cerebrale di cui abbiamo bisogno", aggiunge. "Ecco, se sei capace di commuoverti per il futuro, allora sei un "ragazzo del '99". O una "ragazza del '99". Del 2099. Ma se non riesci a spegnere lo smartphone, non riesci a volare, non riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un "ragazzo del 1999". Forse sei studente alla Bocconi. Puoi essere giovane negli anni. Ma potresti essere vecchio nei pensieri. I "ragazzi del 1999", infatti, credono ancora che spostare avanti e indietro sempre più soldi crei più prosperità. Pensano che tutta la ricchezza creata e quella distrutta vadano sommate insieme. E chiamano questo Pil. E chiamano il Pil benessere", si legge nnel post del Garante del M5S. "Se invece riesci a commuoverti per il futuro, allora sei un "ragazzo del 2099". Allora credi che il benessere non voglia dire produrre di più, ma vivere meglio. Credi che le persone contino più delle cose, nel cielo vuoi più rondini e meno satelliti, nei parchi vuoi più lucciole e meno display, conclude. 

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