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In giorno 'volenterosi' al Senato spuntano Razzi-Scilipoti

In giorno 'volenterosi' al Senato spuntano Razzi-Scilipoti

Ex senatore abruzzese,"non cambia nulla, ognuno fa i fatti suoi"

ROMA, 19 gennaio 2021, 13:52

Redazione ANSA

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Il deputato Antonio Razzi circondato dai colleghi della maggioranza durante le votazioni alla Camera, 14 dicembre 2010 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il deputato Antonio Razzi circondato dai colleghi della maggioranza durante le votazioni alla  Camera, 14 dicembre 2010 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il deputato Antonio Razzi circondato dai colleghi della maggioranza durante le votazioni alla Camera, 14 dicembre 2010 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel D-Day del governo Conte-bis, nel giorno dell'appello ai "volenterosi", a Palazzo Madama spuntano Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, due senatori simbolo dell'ora "responsabilità".

Nel 2010, infatti, con l'avvicinarsi della mozione di sfiducia al governo Berlusconi IV i due allora senatori lasciarono l'Italia dei Valori e votarono contro la sfiducia all'esecutivo di centrodestra ergendosi a "re dei responsabili" o, come sottolineato per anni da chi, a partire dal M5S, li ha messi nel mirino, "re dei voltagabbana".
 

"Mi hanno accusato per anni, alla fine non cambia mai niente, ognuno si fa i c...suoi", spiega Razzi nel Transatlantico del Senato conversando con l'ANSA. Secondo Razzi "se non ci fosse stata la riforma c'era pure la possibilità di votare ma con il taglio dei parlamentari chi vuole andare a casa?. Quando nel 2010 votai per il governo Di Pietro neanche ci salutava eppure noi avevamo portato voti al partito". "Se è la mia rivincita? Ma no. Però è un peccato non andare in tribuna, purtroppo è vietato per il Covid", conclude l'ex senatore abruzzese.
   

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