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Conte 'assediato' su task force e Mes. Strappo 5s-Pd in Ue

La maggioranza e' divisa anche sulla legge elettorale

Pd e M5S si sono divisi a Bruxelles sul Mes. I due partiti hanno votato in modo diverso sull'emendamento presentato dalla Lega e dal gruppo Identità e democrazia alla risoluzione sulle conclusioni del Consiglio europeo straordinario. L'emendamento, poi bocciato e a favore del quale si sono schierati Lega, Fdi e M5s, chiedeva di respingere un utilizzo del Mes finalizzato a stimolare l'economia in seguito alla crisi della Covid-19. Posizioni distanti nella maggioranza su scuola e fisco. Il ministro Speranza chiede 20 miliardi per la sanità, mentre il Pd avanza l'ipotesi di una Bicamerale per la regia della spesa. Italia Viva si è schierata con il centrodestra, contro i Dem, per evitare che si esaminasse la riforma della legge elettorale entro l'estate anche in Commissione. 

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte terrà nell'Aula della Camera il prossimo 29 luglio alle 9.30 comunicazioni sulla situazione del contrasto dell'emergenza Covid e sullo stato di emergenza. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Sulla questione dello Stato d'emergenza torna con nettezza Matteo Salvini: "Non c'è un' emergenza sanitaria in corso, chi vuole prorogare lo stato di emergenza è un nemico dell'Italia. Noi non li facciamo uscire dall'Aula, ci stanno loro chiusi, gli italiani meritano respiro e libertà. Ieri non hanno deciso in Cdm, se vogliono questo non esiste, non c'è motivo".

"Siamo già in ritardo - dice dal suo canto il governatore campano De Luca - rispetto all'assoluta necessità di prorogare lo stato di emergenza. Se il clima del Paese rimane quello che abbiamo oggi, di totale rilassamento e deresponsabilizzazione noi non arriviamo neanche a settembre". Lo ha detto il presidente della Regione Campania. "Dovremo governare un periodo transitorio - ha detto De Luca - di qui alla primavera finché non avremo la disponibilità del vaccino, il presupposto per governare questa transizione è responsabilità dei cittadini e controllo rigoroso delle frontiere. A oggi non abbiamo né l'una né l'altra condizione e dobbiamo rendere in qualche misura obbligatorio l'uso delle mascherine. ".


   

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