Nelle zone che non sono focolaio del
virus "non si giustifica la chiusura delle attività
scolastiche". Lo ha detto il premier Conte alla Protezione
Civile sottolineando che l'Italia è stata divisa in 3 zone:
quelle focolaio, dove valgono le misure restrittive varate, un
secondo livello "che si estende alle aree circostanti che
presentano episodi da contagio indiretto" e un terzo livello che
riguarda il resto d'Italia. E qui "sicuramente non ha ragione di
esistere la sospensione si attività scolastiche", aggiunge il
premier, dopo le fake news circolate su una possibile chiusura
di tutte le scuole in Italia.
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