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La spaccatura nel M5s, si sceglie il capo delegazione

La spaccatura nel M5s, si sceglie il capo delegazione

Alle 19 la riunione dei membri del governo pentastellati. Bonafede in pole ma resta il ballottaggio con Patuanelli. Alle 21 la riunione di tutti i parlamentari 5s

ROMA, 28 gennaio 2020, 21:06

Redazione ANSA

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Una bandiera dei 5 stelle (Foto Archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una bandiera dei 5 stelle (Foto Archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una bandiera dei 5 stelle (Foto Archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si terrà alle 19 la riunione del M5S sul nuovo capodelegazione nel governo. Alla riunione, il cui luogo è ancora in via di definizione, parteciperanno tutti i ministri, viceministri e sottosegretari del Movimento. Due i nomi in pole per il ruolo di successore di Luigi Di Maio: il titolare del Mise Stefano Patuanelli e il Guardasigilli Alfonso Bonafede. Difficile, al momento, che a prevalere sia un outsider come il nuovo capo politico Vito Crimi. "La partita è aperta", spiegano fonti qualificate del Movimento. In realtà, fino a qualche giorno fa a ricoprire il ruolo di capo delegazione era destinato Patuanelli.
    Poi Bonafede ha recuperato posizioni. Di certo, sulla carta, è il titolare del Mise che sarebbe portatore di una posizione più dialogante rispetto al Pd. Alla riunione sul capo delegazione seguirà l'assemblea congiunta dei parlamentari pentastellati.

"E' fondamentale creare consapevolezza di quale sia l'Italia che vogliamo contribuire a costruire nei prossimi 10 anni - scrive su Fb Di Stefano - abbiamo il dovere di essere sinceri con noi stessi e dirci quali battaglie si possono combattere e quali no, mettendo sul tavolo anche la possibilità che con governi di coalizione tempi e modi possano cambiare drasticamente". Lo scrive il sottosegretario Manlio Di Stefano su Fb. "Se l'avessimo fatto 2 anni fa - aggiunge - non avremmo pagato il prezzo politico di scelte (giuste) come quelle fatte per il TAP o l'ILVA. Il mondo cambia a velocità che non vanno di pari passo con la politica, dobbiamo aggiornare anche noi le nostre visioni". Il Movimento 5 stelle si deve dare una nuova organizzazione. "Serve un organismo capace di trovare la sintesi politica che abbia pieni poteri e quindi piena responsabilità. Dovrà essere costituito da una sorta di consiglio (con regole ad-hoc) a sostegno di un capo politico (a tempo pieno), ma sia chiara una cosa, tutto ciò ha senso solo ed esclusivamente se le scelte prese da questo organo saranno totalmente indipendenti da condizionamenti esterni e soprattutto definitive". Lo scrive su Fb il sottosegretario Manlio Di Stefano parlando degli obiettivi degli Stati generali del Movimento. Altra priorità per Di Stefano "tornare nelle piazze, anche stando al Governo, perché in governi di coalizione è fondamentale creare consapevolezza civica attorno alle battaglie che si combattono". Servono inoltre nuove regole, aggiunge "diciamocelo chiaramente, ci siamo fatti del male da soli con regole troppo limitanti per un movimento che guarda al futuro, mi riferisco al modo in cui creiamo buoni amministratori, esperti e capaci, al modo in cui ci presentiamo alle elezioni amministrative, al modo in cui utilizziamo i soldi che ci decurtiamo, ai meccanismi di inclusione attiva di tutti gli eletti, all'utilizzo delle piattaforma Rousseau, al processo formale per modificare le stesse regole e tanto altro". "A quel punto però - conclude - non ci saranno scuse per nessuno, le regole si rispetteranno senza se e senza ma".

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