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Sanremo: via libera della Rai a Jebreal ospite

Sanremo: via libera della Rai a Jebreal ospite

Ok alla lista degli ospiti nell'incontro tra l'ad Salini, il direttore di Rai1 De Santis e Amadeus

08 gennaio 2020, 10:46

di Angela Majoli

ANSACheck

Rula Jebreal - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rula Jebreal - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rula Jebreal - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il festival 'delle donne' fortemente voluto da Amadeus potrà contare sulla presenza di Rula Jebreal: dopo le polemiche dei giorni scorsi arriva il via libera della Rai alla partecipazione della giornalista palestinese naturalizzata italiana, attesa a Sanremo già durante la prima serata del 4 febbraio. All'Ariston potrebbe proporre un monologo sulla violenza contro le donne e contribuire, con più di un intervento, a comporre il mosaico di voci che racconteranno il talento e la sensibilità femminile, ma anche i pregiudizi o i soprusi che le donne sono costrette ancora a subire.

La svolta dopo il confronto di questa mattina tra l'ad Fabrizio Salini, il direttore di Rai1 Teresa De Santis e lo stesso conduttore e direttore artistico, che ha incassato il via libera all'intero progetto del festival. A quanto si apprende, si sarebbe parlato delle possibili criticità legate alla presenza sul palco della giornalista, consigliera del presidente francese Macron per il gender gap, analista di politica estera, autrice di romanzi, impegnata in campagne sui diritti umani, vista ad Annozero di Michele Santoro ma anche alla Leopolda, critica nei confronti dell'Italia e del suo razzismo. Ma l'ad avrebbe sgombrato il campo dai dubbi: all'interno di un 'racconto al femminile' che sarà il fil rouge di Sanremo 2020, Jebreal ha pieno diritto di cittadinanza.
Dopo le critiche del centrodestra, le indiscrezioni sul possibile stop di Viale Mazzini, la levata di scudi della maggioranza pronta a sollevare il caso in Vigilanza, era stata la stessa Jebreal a denunciare, in un'intervista a Repubblica, il tentativo di esclusione ai suoi danni individuando il possibile 'mandante' nel leader della Lega o in esponenti della tv pubblica legati al sovranismo ("In Rai c'è un brutto clima, e gli attacchi sono partiti da persone vicine a Matteo Salvini").
"Mi hanno telefonato pregandomi di fare io il passo, di rinunciare spontaneamente. Mi sono rifiutata. Gli ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità. La mia diversità fa paura".

Se l'ex ministra Valeria Fedeli plaude oggi alla decisione della Rai ("Più che un dietrofront, è un positivo passo avanti"), Gianfranco Librandi di Italia viva punta il dito contro il "capolavoro di disinformazione" e la sottosegretaria Lorenza Bonaccorsi cita la vicenda Jebreal e "l'inconcludente balletto sulle nomine" per stigmatizzare la "totale assenza di una governance all'altezza" di Viale Mazzini. Lucio Malan (Forza Italia) posta invece su Twitter una foto della Jebreal con Harvey Weinstein, l'ex boss della Miramax sotto processo a New York per molestie sessuali e stupro. Intanto nel mirino dei social finiscono anche Rita Pavone, annunciata a sorpresa nel cast dei Big, per le sue simpatie "sovraniste", e il rapper Anastasio, anche lui incasellato come presenza 'di destra'.
"Sanremo - commenta Rita Borioni, consigliere di amministrazione Rai, su Facebook - è divisivo per definizione: perché c'è a chi piace Tizio e chi piace Caio. E c'è anche a chi non piace nessuno. E ci sarà a chi piacerà Jebreal, a chi piacerà Rita Pavone e chi detesterà tutto. Come sempre. Tutti gli anni. Da molto prima della sfida Coppi-Bartali e Berti-Zanicchi".

Del resto le polemiche, spesso anche preventive, riempiono gli annali del festival: dalla campagna di boicottaggio lanciata da Giuliano Ferrara contro Roberto Benigni nel 2002 al dibattito sull'arrivo di Elton John in pieno scontro politico sulle unioni civili nel 2016, alla presenza di Mike Tyson nel 2005 o alla par condicio, incubo ricorrente all'Ariston. Obiettivo dell'azienda resta realizzare un festival all'altezza del 70/o: e nomi come Fiorello, Roberto Benigni, Tiziano Ferro, già confermati, sono considerati garanzia di successo. Ci saranno Salmo, Al Bano e Romina e con ogni probabilità anche Massimo Ranieri e Fabio Rovazzi. Nel mosaico al femminile vengono date per certe (ma le conferme arriveranno il 14 gennaio) Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi, Georgina Rodriguez, compagna di Cristiano Ronaldo, e ancora Diletta Leotta, Emma D'Aquino e Laura Chimenti. E poi i giudici di Sanremo Giovani, Pippo Baudo, Carlo Conti, Gigi D'Alessio, Piero Chiambretti e Antonella Clerici. 

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