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Messaggero festeggia 140 anni, 'è la casa dei romani'

A Cinecittà da Mattarella a Raggi. Arriva il nuovo sito

 La cornice non è stata scelta a caso. Il set di Roma Antica, negli studi di Cinecittà, ha accolto la festa dei 140 anni de Il Messaggero, che è un pezzo di storia della Capitale. Sin dall'8 dicembre 1878, quando il milanese Luigi Cesana decise di creare un inserto del Fanfulla. Da 20 anni è in mano a Francesco Gaetano Caltagirone che ha aperto la serata ricca di ospiti: dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, fino ai ministri Giovanni Tria e Alberto Bonisoli e alla sindaca della capitale, Virginia Raggi. "Il Messaggero non è e non vuole essere un bravo ragazzo - ha detto Caltagirone, sottolineando l'indipendenza del quotidiano -. E' bello essere considerati un bravo ragazzo. Ma il bravo ragazzo è accettato e benvoluto da tutti, ma per essere tale deve accontentare tutti, o quelli della sua parte, rinunciando a se stesso e alla propria identità.

Il Messaggero, invece, fa della propria identità un tratto distintivo". Un giornale in salute, secondo l'amministratore delegato Azzurra Caltagirone, che, per quanto riguarda il cartaceo, può contare su "oltre un milione di lettori al giorno ed è terzo giornale in Italia"; per il digitale su "due milioni di utenti unici", ponendosi come quinto o sesto quotidiano in Italia. "Possiamo dire che il 5-6% degli italiani si informa tramite il Messaggero ogni giorno", ha sottolineato. Una fase difficile per l'editoria, nella quale un ruolo centrale ha la battaglia per la difesa del copyright. Il voto dell'Europarlamento sulla riforma del diritto d'autore - ha aggiunto l'ad nel dialogo con la conduttrice della serata, Maria Latella - "è una battaglia vinta, ma la guerra è lunghissima e molto difficile. Produrre informazione costa. Senza un'accurata legislazione finora il distributore ha lucrato al posto del produttore. Nessuno si può appropriare illecitamente di un bene prodotto da terzi soprattutto se di carattere intellettuale". "Il Messaggero vuole essere la casa dei romani, aspira ad essere il loro difensore civico, oltre che una voce autorevole a livello nazionale", ha detto il direttore Virman Cusenza, illustrando il nuovo sito de Il Messaggero, che conterrà, oltre alla parte informativa, con la possibilità di ascoltare gli articoli dei giornalisti del quotidiano, anche tanti servizi per i cittadini di Roma.

Cusenza ha anche aperto i dialoghi della serata, con Romano Prodi. Poi si sono susseguiti Franca Giansoldati con il cardinal Gianfranco Ravasi; Alvaro Moretti con Gigi Proietti; Osvaldo De Paolini con il banchiere Carlo Messina; Massimo Caputi con la campionessa di nuoto Simona Quadarella; Andrea Andrei con Riccardo Zacconi, creatore di Candy Crash; Massimo Martinelli con il capo della Polizia, Franco Gabrielli, e infine Veronica Cursi con Branko. Nella seconda parte della serata, nella quale sono stati ricordati l'ex direttore Pietro Calabrese e la giornalista Rita Sala, dopo un video con gli auguri di decine di protagonisti del cinema, da Carlo Verdone a Spike Lee, è stata proiettata la video installazione, prodotta dall'Archivio Storico dell'Istituto Luce, che racconta, attraverso le prime pagine del giornale, importanti avvenimenti che hanno segnato la storia del Paese, dagli Ori Olimpici alle vicende dei Papi, dalla Dolce vita alle battaglie sociali e civili.

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