Fumata bianca per il Dem Lorenzo Guerini alla presidenza del Copasir e l'azzurro Alberto Barachini alla Vigilanza Rai. Un accordo politico, che dovrà reggere alla prova dell'Aula, sul cda della Rai, che assegnerebbe un consigliere ciascuno a M5s, Lega, Fdi e Pd (diviso sulla scelta tra l'uscente Rita Borioni, il giornalista Michele Santoro e il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori). Un nuovo rinvio su Cassa depositi e prestiti: M5S vorrebbe chiudere in giornata, ma la Lega frena. A tarda sera, è questo lo stato dell'arte sul dossier delle prime nomine di peso spettanti alla maggioranza giallo-verde.
Il pacchetto dovrebbe essere chiuso entro la settimana, ma restano da definire ancora caselle di peso, a partire da Cdp e dal presidente e amministratore delegato della Rai, in un difficile equilibrio tra M5s, Lega e ministero dell'Economia. Il primo a essere eletto, alle 9, sarà il presidente della Vigilanza Rai. Alle 11, Camera e Senato si riuniranno poi per eleggere due membri ciascuno del cda Rai. Il M5s ha sottoposto cinque nomi al voto degli iscritti su Rousseau: prima classificata, con 6577 voti su 20mila, è Beatrice Coletti, consulente freelance, già produttore esecutivo per Mtv Italia. A lei dovrebbe andare uno dei quattro posti, mentre non dovrebbe farcela - se reggerà lo schema di massima - il secondo classificato, Paolo Cellini. Un altro nome sarà indicato dalla Lega, uno da Fdi - Giampaolo Rossi - e uno dal Pd, dove si registra una spaccatura: i senatori, Andrea Marcucci in testa, vorrebbero la conferma dell'uscente Rita Borioni, i deputati vorrebbero votare Michele Santoro, nome che metterebbe in difficoltà M5s, o Mauro Felicori, che ha ben figurato alla Reggia di Caserta. Entro la settimana, forse venerdì, dovrebbe poi riunirsi il Consiglio dei ministri per i membri del cda indicati dal Mef, tra cui dovrebbero esserci futuro presidente e ad della Rai.
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