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M5S: Di Maio, tilt? Disponibilità fuori dal comune

Il candidato premier pentastellato smentisce il malfunzionamento del sistema

"A chi dice che il sistema è andato in tilt noi rispondiamo che abbiamo avuto ieri una disponibilità a candidarsi fuori dal comune e siamo l'ultimo argine all'apatia politica e all'astensionismo". E' il commento del candidato premier del M5S Luigi Di Maio sul malfunzionamento del sistema informatico del movimento ieri, che ha subito rallentamenti per l'alto numero di accessi. Di Maio è intervenuto nel corso della visita ai Vivai cooperativi di Rauscedo, a San Giorgio della Richinvelda.

"C'è stata una grandissima partecipazione e io sono felicissimo. Migliaia e migliaia di cittadini che hanno deciso di candidarsi con noi. Nomi noti, uno su tutti il comandante De Falco, ma anche personaggi del giornalismo e dell'università. Persone non organiche al movimento ma che hanno sempre simpatizzato per noi e che condividono i nostri valori", ha sottolineato Di Maio.

"La sindaca Raggi ha chiesto di andare al giudizio immediato. Non ci sono commenti da fare perché questo è un Paese dove come fai sbagli: se non lo avesse fatto, sarebbe stato un problema, l'ha fatto ed è un problema. Io sono molto tranquillo su questo: Virginia sa quello che deve fare", ha aggiunto Di Maio.

Nuovi guai web, parlamentarie in tilt. M5s, un successo  - Nuovo "sgambetto" della rete alla democrazia diretta propugnata dal Movimento 5 Stelle. Dopo i rilievi del Garante sulla sicurezza del sistema Rousseau, il M5s inciampa di nuovo sul web, nel giorno in cui si chiudono le autocandidature per le prossime elezioni politiche. L'elevato numero degli accessi da parte degli aspiranti parlamentari M5s ha provocato rallentamenti per le operazioni di auto candidatura tanto che il Movimento ha deciso di prorogare fino alle 17 il termine che scadeva a mezzogiorno. L'annuncio della proroga arriva dal M5s sul blog dove si commenta: "Le parlamentarie sono un successo. Tantissime persone stanno partecipando a questa prova di democrazia del M5s unica forza politica che si apre alle persone di buona volontà e le fa votare dai suoi iscritti e non dai capi di partito". Ma il rinvio del campanello di fine corsa non è bastato a placare l'animo dei tanti aspiranti "onorevoli" che hanno protestato sul blog di Beppe Grillo chiedendo ulteriori proroghe e spiegando che le difficoltà di accesso avvengono da giorni.

INTANTO IL GARANTE CHIEDE PIU' SICUREZZA SUL SISTEMA ROUSSEAU

"Impossibile iscriversi e candidarsi. È impossibile accedere al sito da errore 404 pagina non trovata", avvertono in tanti che come Mario si lamentano: "dal 1 Gennaio ho cercato, invano, di procedere alla mia autocandidatura seguendo minuziosamente le indicazioni". I vertici del Movimento tuttavia negano. "Non esiste alcun malfunzionamento. La piattaforma Rousseau non è mai andata in tilt e dunque non c'è alcuna candidatura a rischio. Peraltro, non abbiamo visto alcuna protesta" sostiene Alfonso Bonafede ed anche il capogruppo a Montecitorio, Daniele Pesco spiega i rallentamenti con un "successo" di partecipazione. Se altre proroghe non sono in vista, una volta terminate le operazioni di verifica si conosceranno i nomi dei candidati che intendono partecipare alle parlamentarie M5s che si svolgeranno all'incirca a metà gennaio. Tra loro ci saranno anche i cosiddetti "indipendenti", gli outsiders a cui il M5s ha chiesto di presentarsi per dare una mano al Movimento. Per poter correre hanno dovuto anche loro registrarsi oggi e aderire al nuovo Statuto e al nuovo codice etico del Movimento, regole, assicura il candidato premier Luigi Di Maio, che il M5s si è imposto per dare "finalmente delle risposte a quella che è la questione morale, che si discute da 30 anni e passa in questo Paese". E mentre Di Maio smentisce di non volersi candidare nel suo collegio uninominale, c'è attesa per conoscere i volti dei futuri candidati, soprattutto quelli che arriveranno dalla cosiddetta società civile: tra i nomi che circolano, quasi una nemesi, soprattutto giornalisti come Gianluigi Paragone (che commenta "se non rose fioriranno, se son stelle brilleranno"), Emilio Carelli e la iena Dino Giarrusso. Intanto si sa che, solo per rimanere ai rappresentati del vecchio direttorio, a parte Alessandro Di Battista che non corre, si ricandideranno Carlo Sibilia e Carla Ruocco. Resta invece l'incognita Roberto Fico: su di lui si rincorrono indiscrezioni di segno opposto. Tra quanti escono allo scoperto, annuncia la sua ricandidatura il Nicola Morra e il suo abbandono Manuela Serra. Molto critico il 5 Stelle sospeso Riccardo Nuti: "quello nato da pochi giorni è il Partito delle Stelle, ma nulla c'entra con il M5s".

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