"Il percorso della verità va perseguito per giungere a un traguardo atteso dai familiari e da tutti gli italiani". Lo dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel quarantottesimo anniversario della strage di piazza Fontana.
"La atroce strage di piazza Fontana, a Milano - ricorda Mattarella - fece irruzione nella storia repubblicana il 12 dicembre di quarantotto anni fa, provocando morti innocenti e sofferenze, sconvolgendo la coscienza civile del Paese, e proiettando sulla nostra democrazia l'ombra di una grave minaccia eversiva".
"Nel giorno della ricorrenza - prosegue il Presidente della Repubblica - desidero esprimere solidarietà e vicinanza ai parenti delle vittime, ai loro discendenti, agli amici e ai tanti che negli anni ne hanno onorato la memoria con l'impegno civile, con la tenace ricerca della verità, con la testimonianza offerta ai più giovani".
"Il tempo trascorso - osserva Mattarella - non può ridimensionare la profondità delle ferite e la portata dell'attacco rivolto alle istituzioni. L'attentato di piazza Fontana segnò l'inizio di una terribile catena di sangue e di terrore, condizionando la stessa vita democratica e costringendo il Paese a piangere per altre, assai numerose, vite spezzate.
Da Milano tuttavia partì anche una risposta unitaria, di popolo, delle forze politiche e sociali, che si propagò in ogni parte d'Italia e contribuì a rendere più forte la lotta al terrorismo. I valori della Costituzione, frutto della Resistenza e della lotta di Liberazione, si sono radicati ulteriormente nelle nostre comunità e sono prevalse, sconfiggendo la strategia della tensione".
"Le tormentate vicende giudiziarie, seguite alla strage del '69 - aggiunge il Capo dello Stato - non hanno condotto a una verità esaustiva. La domanda di giustizia non ha condotto a una definitiva risposta sugli autori materiali e i loro mandanti, ma ciò non può indurci a rassegnazione: il percorso della verità va perseguito per giungere a un traguardo atteso dai familiari e da tutti gli italiani. Il valore del tenace e coraggioso lavoro di tanti servitori dello Stato è riuscito a disvelare sia la matrice neofascista, sia le gravi complicità nella vicenda di taluni apparati deviati". "L'unità dimostrata dal Paese nel saper fronteggiare e vincere quella sfida alla Repubblica - conclude - ci sia di esempio nella perenne opera di salvaguardia dei valori della nostra società".