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Riforma: luterani e cattolici; oggi la comprendiamo meglio

Riforma: luterani e cattolici; oggi la comprendiamo meglio

E Papa, no pastorale conservazione, il Regno richiede coraggio

CITTA' DEL VATICANO, 31 ottobre 2017, 21:07

di Giovanna Chirri

ANSACheck

Germania:in corso celebrazione 500 anni Riforma a Wittenberg © ANSA/AP

Germania:in corso celebrazione 500 anni Riforma a Wittenberg © ANSA/AP
Germania:in corso celebrazione 500 anni Riforma a Wittenberg © ANSA/AP

Dialogo teologico condiviso ormai da diverse chiese cristiane. Cooperazione nella carità. Nuova comprensione degli eventi della Riforma, grazie anche alle celebrazioni per la prima volta ecumeniche.
    Intercomunione come prospettiva pastorale che impegnerà il lavoro dei teologi. Con buona pace di quanti accusano il Papa di protestantizzare la Chiesa cattolica, è positivo e sereno il bilancio che luterani e cattolici fanno congiuntamente a un anno esatto da quando, nella cattedrale della cittadina svedese di Lund, il Papa e l'allora presidente della Federazione luterana mondiale Munib Younan aprirono l'anno di celebrazioni per i cinquecento anni della Riforma protestante. Federazione luterana mondiale e Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani hanno emesso oggi una nota congiunta che tra l'altro segnala come la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, che cattolici e luterani firmarono nel 1999, è stata sottoscritta durante quest'anno dalla Comunione mondiale delle Chiese riformate e dalla Comunione anglicana; mentre nel 2006 l'aveva già firmata il Consiglio metodista mondiale. Questo dato, accennato nella nota congiunta, mostra la amplissima l'adesione del mondo protestante alla dichiarazione che sanò la vera grande frattura teologica tra cattolici e luterani: la natura della salvezza. Il dialogo teologico tra le chiese cristiane è dunque a un punto di non ritorno. Non solo: "il cammino ecumenico tra cattolici e luterani, rilevano la Federazione luterana mondiale e il Pontificio consiglio per l'unità dei cristiani nella nota congiunta diffusa oggi, "ha condotto al superamento dei pregiudizi, all'intensificazione della comprensione reciproca e al conseguimento di accordi teologici decisivi". Tra le "benedizioni" di quest'anno, cattolici e luterani indicano la cooperazione caritativa tra le due Chiese grazie a un accordo tra le Caritas e la Federazione luterana. Resta aperto, come ha affermato anche la Dichiarazione di Lund, sottoscritta dal Papa e dall'allora presidente della Federazione luterana mondiale Younan, il problema della intercomunione, che resta "problema ecumenico e teologico": cattolici e luterani riconoscono il "dolore" vissuto da tante coppie e riconoscono la "comune responsabilità pastorale di rispondere alla sete e alla fame spirituali del nostro popolo di essere uno in Cristo". Non sappiamo cosa il Papa pensi di chi lo accusa di aver ceduto a Lutero, comunque nella messa di stamattina a Santa Marta, ha segnalato l'errore di quanti si accontentato di una "pastorale di conservazione" : "di on lasciare che il Regno cresca. 'Ma, rimaniamo quelli che siamo, piccolini, lì, stiamo sicuri...' E il Regno non cresce. Perché il Regno cresca ci vuole il coraggio: di gettare il granello, di mescolare il lievito". (giovanna.chirri@ansa.it) 
   

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