"Il testo presentato è una presa in
giro. Si cambia il nome ma il risultato è lo stesso, anzi
peggio. Non si possono prendere in giro così sia i firmatari del
referendum che il Parlamento che li ha appena tolti. Dalla
maggioranza una forzatura irricevibile". Lo afferma il
capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana-Possibile, Giulio
Marcon.
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