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Merkel, Hollande, Gentiloni, vertice a Versailles: 'Serve Europa a velocità diverse'

Vertice a 4 a Versailles con Hollande, Merkel e Rajoy sul futuro dell'Unione

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, nella reggia di Versailles, alle porte di Parigi, per l'incontro consacrato al futuro dell'Europa con il presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il capo del governo spagnolo Mariano Rajoy. Al suo arrivo, Gentiloni è stato accolto dal picchetto d'onore della Guardia repubblicana.

Italia, Germania, Spagna e Francia hanno "la responsabilità di tracciare la via" per l'Unione europea, ha detto Hollande prima della riunione con i capi di governo degli altri tre Paesi a Parigi. "Non vogliamo solo commemorare i Trattati di Roma, ma affermare insieme l'impegno per il futuro. Francia, Germania, Italia Spagna hanno la responsabilità di tracciare la strada, non per imporla agli altri ma per essere una forza al servizio dell'Europa che dà impulso agli altri", ha spiegato Hollande aprendo il vertice a quattro di Versailles.

Il presidente francese dice 'no' all'attuale status quo dell'Europa. "L'Europa che rinuncia alla sua dimensione politica sarebbe una regressione", ha detto ancora Hollande nella dichiarazione a Versailles.

L'Ue deve saper dimostrare "la solidarietà a 27, ma anche la capacità di avanzare a ritmi diversi" tra i diversi Paesi, ha detto ancora Hollande parlando di "nuove forme di cooperazione differenziata".

Secondo Hollande, "la prima priorità è di un'Europa sicura, è la prima domanda che ci fanno continuamente i cittadini, e questo presuppone un'Europa della difesa". "Bisogna proteggere le nostre frontiere esterne per trattare degnamente la questione rifugiati", per garantire "la libera circolazione" e continuare a combattere il terrorismo, ha detto Hollande.

L'Europa è stata costruita sulla pace, "Versailles ne è uno dei simboli" ma "se ci fermiamo tutto quello che abbiamo costruito potrebbe crollare": lo ha detto la cancelliera Angela Merkel nella conferenza di apertura del vertice a quattro di Versailles. "Abbiamo tutti l'obbligo di continuare la costruzione europea", ha aggiunto la cancelliera.

"Dobbiamo avere il coraggio di accettare che alcuni Paesi possano andare avanti più rapidamente di altri", ha detto ancora Angela Merkel sottolineando che queste "cooperazioni diversificate" non saranno chiuse ma dovranno "restare aperte" a tutti i Paesi che vorranno aderirvi.

"Abbiamo bisogno di un'Europa sociale, che guardi alla crescita e agli investimenti. Un'Europa in cui chi rimane indietro non consideri l'Ue come una fonte di difficoltà ma come una risposta alle proprie difficoltà. E non siamo ancora a questo livello", ha detto Paolo Gentiloni a Versailles. E poi, tra l'altro - ha continuato "servono passi avanti nella difesa comune" per "proteggere la nostra sicurezza" sui cui Italia, Francia, Germania e Spagna sono d'accordo. Per Gentiloni "non solo i nostri Paesi, ma tutti i 27, devono fare delle scelte, dentro la cornice del Libro Bianco della Commissione Ue, senza le quali rischiamo di mettere in difficoltà il futuro stesso del progetto europeo".

Serve un'Unione europea "più integrata ma che possa consentire diversi livelli di integrazione - ha spiegato Gentiloni -. E' giusto e normale che i Paesi possano avere ambizioni diverse e che a queste ambizioni ci siano risposte diverse, mantenendo il progetto comune". . Il 25 marzo, in occasione dei sessant'anni dei Trattati di Roma, "l'Unione riparte dal popolo europeo", ha aggiunto il premier.

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