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Terremoto: Papa Francesco ad Amatrice, poi ad Accumoli e ad Arquata del Tronto

"Vi sono vicino e prego per voi", ha detto parlando con i terremotati

Nel pomeriggio il Papa ha raggiunto l'ultima tappa della sua visita alle zone terremotate: San Pellegrino di Norcia, in Umbria. Bergoglio ha pregato nella zona rossa davanti alla chiesa di S. Pellegrino, fortemente danneggiata. Poi ha salutato le persone che lo attendevano fuori e -usando il microfono della Polizia- ha rivolto loro queste parole: "Saluto tutti voi. Sono stato vicino a voi e mi sento molto vicino in questo momento di tristezza e prego per voi e chiedo al Signore che dia la forza di andare avanti. E adesso vi invito a pregare tutti insieme l'Ave Maria." Alle 15.30 Papa Francesco è ripartito per Roma.

Papa, preghiera silenziosa davanti campanile crollato - Si è raccolto in una preghiera silenziosa e solitaria davanti ai massi del campanile crollato della chiesa di San Pellegrino di Norcia Papa Francesco che oggi pomeriggio ha fatto visita alla frazione umbra colpita dal sisma del 24 agosto. Il Pontefice ha raggiunto la zona rossa solo con l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo. Ha quindi salutato i vigili del fuoco impegnati nella frazione. "Siamo gli unici abitanti..." gli hanno detto sorridendo. "Siete coraggiosi...", la risposta del Papa ai vigili. 

Una scossa di magnitudo 3.6, nettamente avvertita dalla popolazione, è stata registrata alle 14.41 a sette chilometri da Norcia. Il comune più vicino all'epicentro - due chilometri - è quello di Castel Sant'Angelo sul Nera, in provincia di Macerata. In precedenza, alle 14.21, una scossa di magnitudo 2.1 si era verificata in provincia di Rieti, con epicentro a due chilometri dalla frazione di Greccio.

IL PAPA AI TERREMOTATI: 'HO VOLUTO ESSERVI VICINO' - L'AUDIO

Papa ad Arquata, tempi cambieranno, sono con voi - "Buon pomeriggio a tutti voi. Io ho voluto esservi vicino in questo momento e dire a voi che vi porto nel cuore e so, so della vostra sofferenza e delle vostre angosce e so anche dei vostri morti e sono con voi e per questo ho voluto oggi essere qui". Lo ha detto il Papa incontrando i terremotati ad Arquata. "Adesso preghiamo il Signore perché vi benedica e preghiamo anche per i vostri cari che sono rimasti lì, e sono andati in cielo. E coraggio, sempre avanti, sempre avanti. I tempi cambieranno e si potrà andare avanti. Io vi sono vicino, sono con voi". Nella visita a Pescara del Tronto e ad Arquata del Tronto, il Papa è stato accompagnato da mons. Giovanni D'Ercole, vescovo di Ascoli Piceno. Ad Arquata del Tronto il Papa ha salutato più di 100 persone, rivolgendo loro alcune parole e pregando con loro, e ha visitato la scuola allestita nella tendopoli.

In precedenza Bergoglio ha visitato Amatrice e Accumoli, dove nella zona rossa è stato accolto dal capo della protezione civile Fabrizio Curcio e dal commissario per la Ricostruzione Vasco Errani. 

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Sindaco Amatrice, Papa porta speranza e rinascita  - "La presenza del Papa è un messaggio importante, porta speranza e rinascita". Lo ha detto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, in un'intervista a inBlu Radio, network delle radio cattoliche italiane, commentando la visita a sorpresa di Papa Francesco nelle zone colpite dal terremoto. "Sono forte - ha aggiunto il sindaco - ma ogni tanto la forza viene meno e una pacca sulla spalla aiuta. Aspetterò Francesco a Pasqua perché il mio sogno è che quel giorno ci siano le case e la ripresa di tutte le attività, un segno importante per il mio Comune che ha pagato un tributo elevatissimo".

Papa Francesco è arrivato alle 9.10 ad Amatrice (VIDEO). Ha raggiunto la città simbolo del terremoto a bordo di una Golf con i vetri oscurati ed è entrato nella scuola provvisoria realizzata dalla Protezione civile del Trentino per incontrare alunni ed insegnanti. 

Accompagnato dal vescovo di Rieti mons. Domenico Pompili, il Papa si è recato in visita alle popolazioni vittime del terremoto del 24 agosto.

 

In visita in forma strettamente privata, è stato accolto dagli studenti delle elementari e delle medie che gli hanno donato alcuni disegni. Francesco li ha abbracciati e salutati uno ad uno e si è intrattenuto con loro ad ascoltare i racconti dei ragazzi. Dopo la visita alla scuola, dove si è intrattenuto circa 20 minuti con alunni e insegnanti, Papa Francesco ha raggiunto la zona rossa e accompagnato dai vigili del fuoco si è incamminato lungo Corso Umberto I tra le macerie.

Da solo e in silenzio, si è fermato davanti alle macerie per pregare.

"Vi sono vicino e prego per voi", ha detto il Papa parlando con i terremotati. Lo riferisce un tweet dell' Osservatore Romano. 

"Ho pensato bene nei primi giorni di questi tanti dolori che la mia visita, forse, era più un ingombro che un aiuto, che un saluto, e non volevo dare fastidio e per questo ho lasciato passare un pochettino di tempo affinché si sistemassero alcune cose, come la scuola. Ma dal primo momento ho sentito che dovevo venire da voi!", ha detto Papa Francesco ai terremotati. "Semplicemente per dire - ha aggiunto, secondo quanto riferisce Radio Vaticana - che vi sono vicino, che vi sono vicino, niente di più, e che prego, prego per voi! Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta a voi. Che il Signore benedica tutti voi, che la Madonna vi custodisca in questo momento di tristezza e dolore e di prova". Dopo la benedizione ancora il Papa ha voluto pregare l'Ave Maria con le persone presenti: "Andiamo avanti, sempre c'è un futuro. Ci sono tanti cari che ci hanno lasciato, che sono caduti qui, sotto le macerie. Preghiamo la Madonna per loro, lo facciamo tutti insieme. Guardare sempre avanti. Avanti, coraggio, e aiutarsi gli uni gli altri. Si cammina meglio insieme, da soli non si va. Avanti! Grazie".

"Noi sacerdoti non lo sapevamo. Abbiamo visto un dispiegamento di giornalisti, radio, tv e vari operatori. Quando è arrivato, è andato direttamente incontro ai bambini. E' stato molto bello, molto significativo. Il vescovo Pompili ha presentato, poi, alcuni sacerdoti presenti. E' stato un gesto inatteso, improvviso, un po' come il terremoto, che è arrivato quando non ce lo aspettavamo". Lo ha raccontato a Radio Vaticana don Savino d'Amelio, parroco di Sant'Agostino ad Amatrice. "E' molto significativo che abbia voluto condividere con noi la sua festa, senza dare spazio a nessuna manifestazione esteriore. Questa vicinanza, a partire dai bambini, è stata molto bella, molto significativa", ha aggiunto il sacerdote.

Papa Francesco nella Residenza sanitaria di Borbona si è intrattenuto con i 60 anziani pazienti, la maggioranza dei quali sfollati a causa del terremoto. Come informa la sala Stampa Vaticana, "li ha salutati uno a uno, si è trattenuto a lungo ed ha pranzato con loro".

Viaggio tra le macerie - IL MAGAZINE

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