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Sisma: finisce tregua politica, Lega e M5S all'attacco

Nomina di Errani in settimana per decreto

La tregua politica nel rispetto delle vittime del sisma del Centro-Italia non regge il secondo giorno di lutto nazionale. Se è intenzione di Matteo Renzi coinvolgere tutti i partiti nella ricostruzione come nel piano di prevenzione 'Casa Italia' di lungo periodo, l'opposizione va all'attacco delle prime scelte del governo, a partire dal commissario Vasco Errani che in settimana il governo nominerà. Matteo Salvini propone il prefetto Francesco Paolo Tronca, Maurizio Gasparri si smarca dall'appello all'unità di Berlusconi e Beppe Grillo definisce i primi 50 milioni "pannicelli caldi". E l'appello del vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, nell'omelia dei funerali solenni, ad una ricostruzione che non sia "querelle politica" cade per ora nel vuoto. Come previsto, il consiglio dei ministri non ha proceduto oggi alla nomina del commissario per il terremoto. L'investitura di Errani fa parte di un decreto ad hoc del Presidente della Repubblica. Nel provvedimento non entrerà una stima complessiva delle risorse necessarie anche perchè solo da domani si entrerà nella fase cruciale di stima dei danni materiali.

In ogni caso, il premier ha chiarito ieri che si metteranno tutti i soldi che servono, usando tutti i margini di flessibilità. Posizione che non cambia la linea di Bruxelles: sì alla flessibilità per le misure di ricostruzione ma solo, ribadisce oggi il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas, "a breve termine", per cui le attuali regole Ue già prevedono la loro esclusione dal calcolo del deficit come già è stato fatto per i terremoti di Abruzzo ed Emilia-Romagna. Come non stupisce il braccio di ferro con l'Ue sui margini di flessibilità, rientra nella tradizione italiana la polemica politica. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti chiamerà giovedì, nelle commissioni di Camera e Senato, tutti i partiti a collaborare nella gestione dell'emergenza, sulla ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto e sulle politiche di prevenzione antisismica. E come per il terrorismo, Renzi pensa di incontrare a breve i capigruppo di maggioranza e opposizione per procedere in uno spirito di unità nazionale.

Ma il leader del Carroccio critica la scelta di Errani, promosso invece nei giorni scorsi da Roberto Maroni. "Siamo pronti - sostiene Salvini - a sostenere Tronca nel ruolo di commissario per la ricostruzione. Il prefetto ha già dimostrato di essere in grado di gestire con successo situazioni difficili e delicate in numerose città tra cui Milano e Roma". Critico anche Gasparri, che vede nella scelta dell'ex governatore bersaniano l'esito di logiche congressuali. "Non c'entra nulla con il congresso Pd, Gasparri pensi al tecnico mandato dal suo governo per la ricostruzione dell'Aquila", ribattono dal Pd. Lascia pochi margini alla collaborazione anche Beppe Grillo. "Nel momento del panico, delle macerie - scrive il M5S sul blog - si parla di pannicelli caldi come le 'agevolazioni fiscali' (ovvero, miseri abbuoni sulle tasse per gente che ha perso tutto), o di 'sospensione dei mutui' (che verranno richiesti senza pietà dopo qualche mese o anno, su case ormai ridotte in polvere)". Oggi, conclude, "si stanziano miseri 50 milioni per una minestra e una tenda, e per il resto si fa capire che è meglio che ci pensiamo da soli, dato che lo Stato non esiste più".

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