Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Politica
  1. ANSA.it
  2. Politica
  3. >ANSA-LA STORIA/ Nizza: l'eroe in scooter che ha sfidato killer

>ANSA-LA STORIA/ Nizza: l'eroe in scooter che ha sfidato killer

Davide contro Golia. 'Ero pronto a morire pur di fermarlo'

(di Paolo Levi)

Davide contro Golia. Nel flusso incessante di notizie sul massacro di Nizza finalmente ne arriva una buona. L'eroe con lo scooter della Promenade des Anglais, quello che alcuni avevano dato per morto, è vivo e vegeto. Di più, in una intervista pubblicata  su Nice-Matin ripercorre il film del suo temerario 14 luglio quando cercò di fermare il killer issandosi addirittura sul predellino del tir e picchiandolo con tutta la forza che aveva in corpo. "Ero pronto a morire pur di fermarlo", racconta il nuovo Rambo della République nell'intervista ripresa dai media di mezzo mondo. Sono le 22:40 sul lungomare di Nizza. Franck, questo il nome del cinquantenne eroe ordinario di Francia, si gode la serata estiva a bordo del suo scooter con la moglie.
    Insieme nell'aria di luglio hanno appena assistito allo spettacolo pirotecnico per la Festa Nazionale, poi l'orrore: "Sono iniziate le grida - racconta a Nice-Matin- le auto di traverso, i corpi volano dappertutto, ho capito subito". Il francese padre di famiglia decide di spingere sull'acceleratore.
    "Mia moglie era dietro, mi tirava il braccio per chiedermi dove volessi andare. Mi sono fermato, le ho detto 'Scendi subito!'".
    Comincia un inseguimento da far rabbrividire anche il più temerario dei soldati GI. Nella sua corsa verso il tir bianco Franck fa lo slalom "fra i vivi e i morti". "Ero in una specie di trance - racconta - ma al tempo stesso lucido". Come si vede dalle immagini amatoriali diffuse ai quattro angoli del web riesce a raggiungere la sinistra del tir in corsa. Nel disperato tentativo di fermare l'autista decide di lanciare lo scooter sotto al bestione da 19 tonnellate, rischiano una prima volta la vita, poi continua la corsa a piedi. Riesce ad issarsi all'esterno della cabina, sul predellino, dal lato del conducente. Il finestrino è aperto, il terrorista tunisino di 31 anni ancora al volante, di fronte a lui: "L'ho picchiato, picchiato, picchiato ancora, con tutte le forze, colpendolo al volto". Mohamaed Bouhlel, lui, è impassibile, "non dice nulla, non reagisce" - ricorda Franck - almeno fino a quando non punta la pistola contro il cinquantenne aggrappato alla portiera del camion. C'è il miracolo: "L'arma si inceppa, è scarica, non so, premeva sul grilletto ma non funzionava". Le prime raffiche della polizia interrompono la sua lotta con il mostro.
    Rifugiatosi sotto al camion ormai fermo l'impiegato dell'aeroporto di Nizza si copre la testa e attende la fine della pioggia di fuoco degli agenti. Ferito nello scontro con lo jihadista di 31 anni se la cava con qualche punto alla testa e lievi contusioni. Se ha sfidato la morte è stato soprattutto per suo figlio che si trovava dall'altra parte della Promenade, nei pressi della Place Masséna. "Mi ha dato la forza e il coraggio per fare in modo che il terrorista non arrivasse fin lì". Oggi viene salutato come un "eroe". Qualcuno ritiene che il suo intervento abbia evitato un massacro ancora più grave. Secondo un ultimo bilancio comunicato dal presidente Hollande, l'attentato di Nizza ha causato 84 morti e 231 feriti, 15 sono ancora in pericolo di vita. (ANSA)

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie