Servizi educativi per la prima
infanzia più flessibili per rispondere ai cambiamenti delle
famiglie. E' questo uno dei punti del progetto di legge di
riforma dei servizi da 0 a 3 anni della giunta
dell'Emilia-Romagna. Tra le novità l'introduzione dell'obbligo
di essere vaccinati per difterite, tetano, poliomielite e
epatite B per accedere ai nidi.
"Teniamo fede ad un'altra promessa - ha detto il presidente,
Stefano Bonaccini - In questa regione abbiamo il primato dei
posti nei nidi e dell'occupazione femminile. E le due cose
ovviamente vanno insieme. Ringrazio il gran lavoro fatto dalla
vicepresidente Gualmini insieme agli enti locali". Quanto
all'obbligo delle vaccinazioni, per il presidente non si tratta
di una logica punitiva "o dirigista. Non è scuola dell'obbligo
con questa norma pensiamo ai più deboli". Solo dal 2013 in
Emilia-Romagna la percentuale di vaccinati è calata di oltre due
punti percentuali, scendendo sotto quota 95%, valore che
garantisce la miglior protezione a tutta la popolazione.
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